Nonostante Reina i problemi non se ne sono andati: Chiriches merita fiducia, ma Albiol non va. E il giovane Luperto scalpita Il Napoli è senza difesa: Sarri deve dare la scossa di Giovanni Scotto Sbagliato dare la colpa al singolo. O magari ai singoli. Se le cose non funzionano la colpa è di tutti, a maggior ragione in una squadra. E nel Napoli c’è qualcosa che non va. A dire il vero è più di qualcosa. È la difesa, che ancora fa acqua. E tanta. Da tutte le parti. Sei gol incassati in tre partite: intatta la media colabrodo del Napoli di Benitez. Almeno per ora a nulla è servito l’apporto di un rinforzo come Pepe Reina. Troppo poco, evidentemente. Basta guardare un attimo in casa Inter: Roberto Mancini si è fatto cambiare tutto il reparto. E a dire il vero tutta la squadra tranne Icardi e Handanovic. Con una difesa tutta nuova l’Inter vola a punteggio pieno, avendo battuto pure il Milan nel derby.
UN PRATICO ESEMPIO che fa capire come una retroguardia disastrata come quella dell’Inter (che pure aveva un super portiere) è stata totalmente rinnovata per risolvere il problema. Probabilmente qualcosa di simile si doveva fare anche col Napoli. Magari non per intero, ma il reparto arretrato della squadra azzurra andava rivoluzionato.
I DUE CENTRALI, MAGARI, e forse un terzino di spessore. Oltre al portiere è arrivato un terzino (Hysaj) e un centrale (Chiriches). Due nomi che non fanno la differenza, e che di sicuro non non danno quella svolta di qualità che serviva. Forse a lungo termine saranno i giocatori giusti, ma per invertire la rotta non sono stati sufficienti. E in tanti si erano illusi che l’apporto dell’allenatore, coi suoi metodi maniacali e le strategie difensive d’avanguardia, potessero portare il Napoli a difendersi come una grande squadra. Così non è stato, visto che sul campo non ci sono stati progressi. Amnesie, errori e chi più ne ha ne metta. Il primo gol dell’Empoli domenica è l’esempio concreto. Una squadra che si fa infilare sin dal centrocampo. Un buco aperto in velocità. Davvero brutto questo Napoli. Troppo per essere vero.
ALBIOL E MAGGIO PATISCONO come non mai. Lo spagnolo, portato in pompa magna da Benitez, ha ormai un rendimento sul mediocre andante. Il buon Maggio, nonostante il fresco rinnovo, forse dovrebbe essere sistemato come riserva e non più come titolare. E poi ci sono gli innesti, come Chiriches e Hysaj. Il rumeno è quello che ha ancora credito, mentre l’albanese, sistemato sempre a sinistra (lui è destro) non è per nulla convincente. Cosa fare allora? Sarri, che con i giovani ha sempre lavorato e che sa valorizzarli, potrebbe prendere anima e coraggio e cominciare a rispolverare seriamente la difesa dei partenopei: fuori Albiol, ad esempio, e fiducia a Koulibaly, che almeno non è lento come i più esperti compagni di reparto. E poi il Sarri lancia-giovani potrebbe guardare a quel Luperto che ha voluto confermare. Un giovane di piede sinistro che potrebbe essere provato. Tanto peggio di così difficilmente si può fare.
SARRI PUÒ FARLO, in fondo è stato scelto per questo ed è arrivato il momento di osare. Dare la scossa per provare a riconquistare i tifosi e possibilmente conquistare la prima vittoria. Koulibaly, Luperto e perché no anche Chalobah. L’inglese è candidato a essere “oggetto misterioso” di questo Napoli, ma anche in questo caso tocca a Sarri invertire questa tendenza. L’ex Chelsea può giocare anche al centro della difesa: un giocatore con caratteristiche alla De Rossi, che magari potrebbe regalare una sorpresa. Purtroppo non è facile fare peggio di chi sta giocando adesso. E poi Ghoulam e Zuniga che possono essere sfruttati sulle fasce: la rosa del Napoli e ampia e qualitativamente notevole. Sarri abbia il coraggio di cancellare dal Napoli quello che non funziona.