Nemmeno otto minuti e mezzo - per la precisione 8 minuti e 7 secondi dal momento in cui dice 'pronti' al finale 'a posto' - di conferenza per Antonio Conte, che non ha nemmeno nascosto la poca voglia di rispondere alle domande in sala stampa. Anche perchè, se avesse voluto, sarebbe rimasto i classici venti minuti di un incontro ritardato di un giorno e mezz’ora rispetto al solito, con tanto di pullman per l’aeroporto subito dopo la fine.
Caustico su alcune risposte, brevilineo come i passaggi di Lobotka e non come le distanze tra i reparti offensivi del Napoli meno efficace di qualche tempo fa, l’allenatore azzurro ha cambiato registro e ha concluso alle 15.08 una conferenza da dieci domande, meno di un minuto tra una domanda/risposta e l’altra. Quindici secondi per le prime due risposte, i crismi di un record.
Di temi da prima pagina, anche no: il lavoro dopo la sconfitta, una formazione da decidere (?), essere più bravi dell’Udinese se li si vuole battere, la Lazio che vince in Europa con nove giocatori in campo in Coppa contro il Napoli, l’approccio alla partita da mantenere per 90 minuti. La risposta sulla fase offensiva, quella con il 4-3-3 che ha un attaccante in più rispetto al 3-5-2, data dallo stesso allenatore che ha sempre dichiarato che si attacca e si difende di squadra, come giusto che sia.
Non è stata una conferenza stampa, è stata una sessione di ping pong, però con l’altra metà campo rialzata, come quando ti ritrovi un muro davanti. Dieci domande in otto minuti, una conferenza - si direbbe - durata quanto una sveltina. Come gli scambi di una partita di tennis dove i due contendenti restano fermi sulle loro posizioni, e quindi all’altro basta metterla dall’altro lato per fare punto nel giro di pochi secondi.
Certo l’impressione che resta è di un allenatore determinato a più non posso per ritrovare subito la vittoria ed i gol di una squadra che ha a disposizione un reparto offensivo di assoluto talento e si ritrova undicesimo per tiri fatti e l’attacco meno ‘goleador’ delle prime sette in classifica (e la miglior difesa del campionato).