"Quanto accaduto oggi sul profilo ufficiale del Napoli sulla piattaforma TikTok non è accettabile. Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare Victor Osimhen".
Questo il tweet poco prima delle 23 del 26 settembre a firma di Roberto Calenda, eccellente agente, che nel corso della sua carriera professionale ha gestito tanti giocatori di un certo spessore nella sua scuderia ed anche grane e incomprensioni con i rispettivi club d'appartenenza.
Ma stavolta ha preso una cantonata. E vi spieghiamo il motivo riavvolgendo il nastro.
Sul profilo Tik Tok del Napoli durante l'ultima settimana sono stati pubblicati due video: uno in cui il nigeriano reclama con veemenza il calcio di rigore (poi sbagliato) e l'altro in cui l'admin della SSC Napoli cavalcando un trend della piattaforma raffigura in maniera ironica il giocatore con l'evoluzione del classico meme con un cocco, immagini di base di tendenza che su questo social vengono utilizzati anche in altri ambiti ovviamente non in maniera denigratoria.
Ma apriti cielo. In Nigeria si scatena il putiferio soprattutto tramite Twitter: "Vergogna, avete sbeffeggiato il giocatore più forte della rosa", c'è chi addirittura tira in ballo il razzismo per il colore della pelle alludendo anche ai venditori ambulanti. Follia. Proprio contro una città che può vantarsi di essere la più inclusiva d'Italia, dove il razzismo viene subito e combattuto da anni in tutti i tessuti sociali e gli stadi del paese. Contro un popolo che si è sempre schierato a protezione dei proprio idoli. Ricordate Koulibaly?
Ebbene a questi signori ci permettiamo di fare una piccola lezione sulla natura di tutti i social: su Twitter si comunica, su Facebook si informa, su Instagram si fa soprattutto branding, Youtube ci si mostra, Tik Tok si fa intrattenimento e si usa un linguaggio più giovanile, senza filtri e ironico.
E su quest'ultimo aspetto l'account ufficiale della SSC Napoli si può definire assolutamente un caso di successo, perchè allo stesso tempo non solo informa in maniera puntuale ma soprattutto intrattiene, diverte e ironizza su tutto e tutti. Osimhen compreso. E fa specie che un giocatore così attivo sui social, in passato anche protagonista di battibecchi con i suoi follower per un modo inconsueto di comunicare quasi adolescenziale, si incavoli in questo modo costringendo il suo entourage a fare addirittura una nota in cui si minacciano azioni legali.
Inaccettabile.
A Osimhen e company consigliamo di spulciare l'account Tik Tok ufficiale del club per vedere che anche altri giocatori sono stati presi di 'mira', in maniera divertente, non ultimo Hirving Lozano. Durante il ritiro pre campionato un video era diventato virale in cui il messicano correva in maniera blanda e di sottofondo era stato aggiunto un video di uno scugnizzo napoletano, anch'esso virale in quei giorni, che diceva: "M par a blatta, fratm a blatta". Sembri una blatta, corri come una blatta. Ma dal Messico non abbiamo registrato tutta questa indignazione per una clip ironica e decisamente divertente.
Che poi si sarebbe potuto evitare visto il periodo infelice del bomber di Lagos, questa è un'altra chiave di lettura, ma tutto questo non giustifica la reazione del giocatore. Da condannare in ogni modo.
Il permaloso Osimhen alla prima incomprensione ha di fatto cancellato Napoli dai propri ricordi, oscurando quasi tutte le foto dei momenti belli in azzurro. Una totale mancanza di rispetto verso i tifosi e la società che l'ha reso grande ed immortale. E' questa la cosa più grave, che deve far riflettere.
Un professionista del calibro di Osimhen deve imparare a gestire la rabbia, l'ira, i momenti poco fortunati sia in campo che fuori piuttosto che reagire in maniera spropositata e in un modo così brusco e inaspettato. Napoli, i tifosi, la piazza giocatore saranno sempre riconoscente verso Victor, ma esiste la linea sottile del rispetto che non andrebbe mai superata. Ieri purtroppo è successo.
Se poi si utilizza un video ironico per sfogare la propria insoddisfazione per un rinnovo che tarda ad arrivare, per il feeling mai scoccato con Rudi Garcia o per non essere stato 'liberato' per il contratto della vita in un altro paese questa è ancora un'altra storia.
Per questo invitiamo il signor Calenda, che è un abile comunicatore anche attraverso i nostri canali, ad argomentare quanto segue:
Nel frattempo, da persone intelligenti, le parti coinvolti dovrebbero fare solo una cosa: chiedere scusa. Napoli sa perdonare.