di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Non è Napoli-Juve, gara di campionato. E’ Napoli-Higuain, gara unica, secca. Vince chi fischia di più. E non ce ne vogliano i ‘maligni’, quelli che parlerebbero di ‘aizzare’ l’ambiente contro un calciatore. Da che il mondo è mondo il bello del calcio è anche questo. Gli sfottò agli avversari sono, da sempre, una linfa sana per il mondo del calcio. Pagliuca, Cervone, Tacconi, ogni portiere che veniva a Napoli tornava a casa coi timpani in disuso. Perché non giocare anche col vecchio amico Gonzalo Higuain?
IL GIOCO – Fa parte del gioco. Ogni palla toccata dal Pipita al San Paolo verrà seguita da un’ondata di fischi. Ma sì, che sia un gioco. Sarebbe divertente concentrarsi sulle giocate dell’attaccante argentino, si tratterebbe di una serata diversa, colorata, tra i non colorati. Niente di serio, eh. Niente di grave. Un po’ come quando nei villaggi turistici si fanno i giochi a squadre. L’obiettivo è quello di togliere la concentrazione all’avversario con fischi, urla e sfottò di ogni tipo. Quasi come se stessimo alla ‘Corrida’ di Corrado. Tocca la palla Higuain? Piatti, vuvuzela,fischi, cori.
SEMPRE COL SORRISO SULLE LABBRA – E ci mancherebbe altro. Senza doppi fini, il gioco consiste nel far ‘letteralmente impazzire’ Higuain. L’indifferenza, si dice, sia la miglior forma di disprezzo. Ma noi non siamo seri, ricordate che noi vorremo giocare, il 2 aprile vogliamo divertirci prima di tutto.
E che ci venga concesso. Anche per smorzare un po’ gli animi. Caro Gonzalo, ti aspettiamo per la festa.
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