E' davvero surreale la situazione in casa Napoli. A 10 giorni dal gong del calciomercato sono ancora tanti i casi a risolvere per il neo direttore sportivo Giovanni Manna. C'è però una situazione che su tutte merita di essere approfondita non solo sotto il mero aspetto economico, ma anche per attaccamento alla maglia. E' quella di Gianluca Gaetano.
Il 24enne di Cimitile è cresciuto nel vero senso della parola con la SSC Napoli, o per meglio dire la famiglia Gaetano è da 17 anni che ha abbracciato il progetto De Laurentiis. Prima con Felice (promessa della cantera che giurò amore al club anche dinanzi alle lusinghe della Roma con la corte spietata dell'ex responsabile Bruno Conti) e poi con Gianluca.
Gaetano ha fatto tutta la trafile nelle giovanili, ha sangue azzurro nelle vene e per chi conosce poco la sua storia è il campano cresciuto nella cosiddetta 'Scugnizzeria' che vanta più gol in Youth League nella storia del club partenopeo tanto per rispolverare un pò le statistiche. Parliamo di un profilo valido, duttile, che può agire in tante posizioni in mezzo al campo, ambidestro e capacità di inserimento e tiro dalla distanza, oltre ad essere un ragazzo serio e professionale. Mai una parola fuori posto in tanti anni. Ma Gaetano in questa realtà abituata ai nomi esotici viene sempre snobbato: Nemo profeta in patria.
Ci può stare che le sue caratteristiche non rispecchino ciò che chiede Antonio Conte in mezzo al campo, che possa bocciarlo e non ritenerlo idoneo ai suoi dettami tattici, ma lasciare un giocatore di questo tipo a casa non convocandolo nemmeno per Verona, in una situazione di emergenza simile, è stata una cosa inaccettabile che non può passare inosservata. E qui la colpa è anche della società, perchè ci sono modi e modi per chiudere un rapporto e gestire le criticità.
Gaetano ha dimostrato di essere all'altezza almeno di far parte di questa rosa prima trascinando la Cremonese in A dopo oltre 30 anni e poi nei pochi mesi a Cagliari, senza assolutamente dimenticare il contributo dato durante il terzo Scudetto sia come uomo spogliatoio sia sul piano realizzativo. E' stato anche in odore di convocazione agli Europei con Spalletti. Ma c'è chi ha memoria corta.
Chissà che epilogo avrà questa storia. Il collega del Corriere del Mezzogiorni Ciro Troise riferisce di un reintegro in rosa con addirittura rinnovo nel caso in cui non dovesse decollare alcuna trattativa, nel frattempo non possiamo che evidenziare: rispetto zero per un napoletano vero.