Calciomercato Napoli, si è chiusa ieri la sessione invernale di gennaio del mercato. Il Napoli ha ceduto Caprile, Zerbin, Folorunsho e Kvaratskhelia, sostituendoli con Scuffet, Hasa, Billing e Okafor. La strategia del Napoli appare, insomma, abbastanza chiara: avrebbe fatto uno sforzo per accontentare Conte solo in caso delle prime scelte (Garnacho su tutti... e forse Adeyemi, ma ce lo dirà domani Manna). Fissando il prezzo per l'eventuale sostituto di Kvara a 50 milioni di euro. Non trovando l'accordo con Garnacho, e per Garnacho col Man United, ha virato sul piano B: un prestito con opzione e la salvaguardia del bilancio. Facciamo due conti.
Basta fare un passo indietro alla scorsa estate e tutti avevano ben chiaro il mantra con cui stava operando il Napoli: la cessione di Osimhen finanzierà il mercato del Napoli. Cessione che però non è avvenuta, ma De Laurentiis, pur di accontentare Conte, ha fatto mercato (e che mercato!) con l'idea di chiudere in rosso il prossimo bilancio (2024/25, al 30 giugno 2025).
LA SCORSA ESTATE - Il Napoli, considerando il solo saldo tra entrate (13 milioni) e uscite (149) per quanto riguarda i cartellini (solo le operazioni a titolo definitivo), in estate ha affrontato un negativo di ben 136 milioni di euro. In particolare, però, le operazioni in entrata (tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi), dovrebbero tradursi in costi per circa 97,3 milioni di euro. Mentre tra le operazioni in uscita, il Napoli ha realizzato in particolare le cessioni di Ostigard e Gaetano, con incassi per complessivi 13 milioni e plusvalenze per 11,4 milioni circa. Le operazioni in uscita dovrebbero avere un impatto positivo per circa 44,5 milioni di euro sul bilancio 2024/25 (la somma delle plusvalenze/minusvalenze, l’incasso dai prestiti onerosi, il risparmio di ammortamento e il risparmio sull’ingaggio lordo).
In conclusione, tra entrate e uscite, l'impatto sul bilancio 2024/25 del calciomercato estivo dovrebbe tradursi secondo le stime in un effetto negativo per quasi 53 milioni di euro.
CAPITOLO KVARA - Ed ecco che entra in gioco l'effetto Kvaratskhelia. Qualcosa che in estate non era previsto, ma che a gennaio ha preso forma (e resta il neo del non aver anticipato l'uscita del georgiano con un sostituto all'altezza nei tempi e nei modi giusti). E che ha fatto cambiare i piani a De Laurentiis-Chiavelli: l'uscita di Kvaratskhelia a circa 75 milioni ha un impatto sul bilancio al 30 giugno 2025 troppo grosso per non essere considerato e analizzato nel dettaglio.
Partiamo dalla plusvalenza: il Napoli, degli 11,042 milioni spesi per Kvaratskhelia, alla scorsa estate aveva già ammortizzato il 70% in due anni; cedendolo a gennaio, il club azzurro lo cede dopo aver ammortizzato l'80% del suo cartellino; restavano quindi a bilancio 2,208 milioni di costo netto (8,834 milioni già ammortizzati in due esercizi e mezzo, ricordiamo infatti che con le quote decrescenti il Napoli carica un costo maggiore nella prima stagione e a scendere in quelle successive con la formula sui contratti cinquennali del 40-30-20-7-3). Con la cessione al PSG, il Napoli potrà quindi inserire a bilancio (30-06-25) una plusvalenza di oltre 70 milioni di euro (ipotizzando la cifra incassata sui 75 milioni, precisamente sarebbero 72,792 milioni di plusvalenza).
Insomma, Kvaratskhelia genererà un impatto positivo a bilancio di 74.551 milioni (fra plusvalenza, ammortamento risparmiato e ingaggio lordo risparmiato). Che sommati agli addii di Mario Rui (risoluzione del contratto), Elia Caprile (al Cagliari), Michael Folorunsho (alla Fiorentina) e Alessio Zerbin (al Venezia), dovrebbero portare un impatto positivo di 79,415 milioni di euro sul bilancio 2024/25. Ai quali sottrarre i circa 5,4 milioni di euro investiti per le operazioni in entrata (tra gli ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo, i costi dei prestiti e tutti gli stipendi).
In conclusione, il mercato di gennaio ha generato un impatto positivo di 74,015 milioni di euro. Basta una semplice sottrazione rispetto all'impatto negativo del mercato estivo per comprendere come l'addio di Kvara (senza sostituto da 50 milioni) abbia dato nuovo respiro ai bilanci del club di De Laurentiis:
74,015 milioni di euro (impatto positivo generato dal mercato invernale) -
53 milioni di euro (impatto negativo dal mercato estivo 2024) = 21,0155 milioni di euro di impatto positivo dal doppio mercato 24/25.
No, non abbiamo dato i numeri. Né vogliamo giustificare l'aspetto tecnico e di campo della vicenda (va via un campione, non ne arriva un degno sostituto nella squadra prima in classifica e anomalamente in corsa per lo scudetto ad armi impari con l'Inter). L'interno era solo evidenziare i probabili ragionamenti fatti nelle segrete stanze del CdA della SSC Napoli. Insomma, Kvara "salvi tutti".
P.S.: occhio alla situazione Osimhen. A questo punto sarà valutato (in base a risultati sportivi e costi-ricavi a giugno) se venderlo entro il 30 giugno oppure, "grazie a Kvara", inserire la sua plusvalenza soltanto nel prossimo bilancio.
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