Eri come loro, adesso sei come l'oro

C'erano tifosi che lo davano per fallito. C'erano addetti ai lavori che gridavano allo scandalo per l'acquisto dall'Hellas Verona di circa 10 milioni di euro. (Per fortuna) quelle voci ed opinioni sono scomparse, ma (purtroppo) nessuno ha chiesto scusa. Jorginho è arrivato al Napoli con tutto il pessimismo del caso. Quello di un centrocampista abituato a giocare in una linea mediana a tre, dell'allora tecnico Mandorlini, catapultato in un centrocampo a due con compiti più difensivi che offensivi. 

Non è un incolpare Benitez o un elogiare Sarri. 

Ad oggi però questo giocatore non ha avuto esclusivamente un'impennata sotto il profilo tecnico-tattico. La linea di demarcazione che intercorre tra un buon giocatore ed un ottimo giocatore spesso può essere la personalità. Jorginho oggi si assume responsabilità che in questi anni abbiamo visto accollare solo ad uno con le spalle cubiche come Reina. Non è un caso, non può esserlo, che all'interno del gruppo faccia da collante, ma non tra difesa e attacco, bensì tra elementi che (vedi El Kaddouri) sembravano fuori dal contesto. 

In questo ritiro più che mai l'italo-brasiliano sta assumendo le sembianze di un vero e proprio leader. Parla ai tifosi, consiglia i compagni, e ci mette la faccia. Leader tecnico, perchè con Sarri (se va male) tocca la palla due volte. Ma è lo stesso gruppo che ormai lo riconosce come un punto di riferimento nello spogliatoio. Uno dei primi ad entrare in campo, e quasi sempre uno degli ultimi a terminare l'allenamento. Non ha paura del confronto con i tifosi, sempre a testa alta e presente a telecamere accese dopo una sconfitta ancor più che dopo un trionfo. E' divenuto indispensabile per il tecnico, non a caso è stato tra i giocatori che ha accumulato maggior minutaggio in tutta la stagione azzurra. 

Anche oggi è rimasto fino alla fine dell'allenamento cercando di fare da chioccia a elementi giovani quali Dezi, Tutino e Luperto. E' un leader a tutti gli effetti. Un giocatore che sembrava svuotato al termine dell'era Benitez, si conferma un punto di forza per il club, ma in special modo per i suoi compagni. 

E' approdato a Napoli, per bravura o fortuna questo non si sa... Era come loro, ma adesso è come l'oro...