Dalla sacrosanta ragione al torto, che autogol Kalidou!

Editoriale  
Dalla sacrosanta ragione al torto, che autogol Kalidou!

"Well, that escalated quickly!". La traduzione italiana per la citazione dell'attore Will Ferrell nel film "Anchorman: la leggenda di Ron Burgundy" si potrebbe tradurre con qualcosa del tipo "beh, è tutto cambiato così in fretta". Ed in peggio, perchè l'espressione è quasi perfettamente complementare alla situazione che vede protagonista il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ed il suo rinnovo di contratto. Una situazione che, nel giro di una intervista a L'Equipe, sembra quasi esser sfuggita di mano secondo le invettive di autoproclamati masanielli. 

Facciamo un piccolo passo indietro alle dichiarazioni del suo agente Bruno Satin, additato da tanti come deus ex machina che, nell'ombra, avrebbe guidato Koulibaly in questa intervista che, tutto sommato, sembra quasi una 'richiesta' di rinnovo ad un Napoli attualmente fermo con i nuovi contratti (Hysaj, Koulibaly, Callejon, Ghoulam, Insigne e Mertens: Albiol e Higuain sono casi a parte):

- 13 novembre (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Non si muove da Napoli, ha un contratto ancora lungo. Se poi a fine stagione arrivano proposte di un grande livello che il Napoli è interessato a studiare, è un altro discorso. Ho incontrato Giuntoli un paio di settimane fa, era super contento. Abbiamo parlato del mio assistito, però quando si dice che si vuol puntare su un atleta bisogna blindarlo con uno dei contratti più importanti della squadra".

- 28 novembre (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Futuro? Non faccio il mercato delle squadre che possono essere interessate a Koulibaly. Lui ha grandi potenzialità e le altri squadre lo avranno notato, è normale: questo non possiamo impedirlo. Credo che lui possa giocare in top club".

- 4 dicembre (CLICCA QUI PER LEGGERE): “Rinnovo? Un mese fa incontrai Giuntoli in Danimarca e parlammo dell’eventualità di rinnovare il contratto di Koulibaly, ma spetta al Napoli decidere che tipo di contratto offrire al ragazzo. Dopo deciderà lo stesso Kalidou se restare a lungo a Napoli. L’importante è capire se la squadra e la società continueranno a crescere e se ci sarà un Napoli capace di presentarsi in Champions ogni anno o meno". 

- 23 dicembre (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Ci vedremo sicuramente con la società prima della fine della stagione. Vado spesso a Napoli, mi sento spesso con Giuntoli. Nel calcio può succedere davvero di tutto. Ci sono delle offerte a cui è difficile dire di no. Noi abbiamo rispetto della società che gli ha dato l'opportunità di giocare a questi livelli".

- 30 dicembre (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Il Napoli blinderà Kalidou quando lo riterrà opportuno, tutto è nelle mani del club. Noi siamo pronti a discutere in tal senso. Lui sta bene a Napoli, il mio lavoro è ottimizzare la sua carriera in termini sportivi e finanziari”.

- 10 febbraio (CLICCA QUI PER LEGGERE): “Rinnovo? I napoletani devono stare tranquilli. Parlo spesso con Giuntoli, siamo in contatto non solo per Koulibaly anche perché è vero che il Napoli non ha ancora vinto lo scudetto, ma nella prossima stagione disputerà la Champions e dovrà preparare una squadra forte. Il prezzo lo detta il mercato, ma Kalidou ha qualità ed è giovane. Tutte le big conoscono il mio assistito e ci sta che possano bussare alla porta, il calcio è questo”.

- 28 febbraio (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Kalidou ha un contratto che potrebbe farlo restare per tanto tempo a Napoli. Tuttavia se dovesse crearsi l'opportunità di andare a giocare in un club che faccia tutti gli anni la Champions League, faremo le nostre valutazioni".

- 2 marzo (CLICCA QUI PER LEGGERE): "In caso di offerte importanti deciderà il giocatore, anche se qui sta benissimo: se mi dice di voler restare qui mi muovo in questo senso, se mi dice di voler partire per una squadra che ogni anno è in Champions allora ci vedremo attorno sebbene tutto rimane in mano alla società con la quale ha un contratto fino al 2019".

- 23 marzo (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Cristiano non vuole parlare di cessione di Koulibaly, è una pedina importante per il progetto-Napoli. Se ho capito bene, vuole prendere qualcun altro. Stiamo lavorando al rinnovo, ma non è una cosa che si sistema così, in un paio di giorni. Stiamo lavorando con Giuntoli, si può trovare un'intesa".

- 30 aprile (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Il ragazzo ha ancora tre anni di contratto con il Napoli e non si muoverà da qui e speriamo anche di passare il girone Champions per andare agli ottavi. Nel calcio può succedere di tutto ma se Kalidou resta o meno dipende anche dalla società e dalle ambizioni degli azzurri per permettere al ragazzo di fare il salto di qualità".

- 16 maggio (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Per quanto riguarda il rinnovo, non posso rispondere perchè sono cose tra me, la società e il club. Vogliamo giocare per vincere il prossimo anno, dobbiamo puntare allo scudetto e superare il girone di Champions"

- 9 giugno (CLICCA QUI PER LEGGERE): "Ha detto tutto Koulibaly".

Dodici dichiarazioni da stampare bene nella mente, nel giro di poco meno di sette mesi. Si avvicina il mercato, i telefoni iniziano a squillare e gli interessamenti ed i pour parler diventano offerte concrete da rimandare al mittente (CLICCA QUI PER LEGGERE). Eppure ci troviamo di fronte ad una questione che potrebbe essere tranquillamente risolta. Anzi, che poteva e probabilmente doveva essere risolta prima per evitare di ritrovarsi in situazioni antipatiche come quella attuale: sono bastate alcune parole di Kalidou Koulibaly, forse francamente evitabili per modalità e termini (il quotidiano straniero, l'effettiva scelta delle parole: un po' di tutto), per far sì che sull'ex Metz piovessero valanghe di offese ed insulti da parte degli stessi tifosi che, dopo Lazio-Napoli e i fatti che coinvolsero l'arbitro Irrati, non esitarono ad indossare la maschera dello stesso Koulibaly

Il ragionamento fatto da Koulibaly, che secondo altri colleghi avrebbe già rifiutato una offerta di rinnovo da un milione e seicentomila euro per chiederne due (CLICCA QUI PER LEGGERE), è tuttavia giusto: certo, adesso i puristi dei contratti si appelleranno al fatto che sia stato lo stesso Koulibaly a firmare due anni fa a quelle cifre (salvo dimenticare che lo stesso Sarri aveva firmato il contratto con le clausole unilaterali a favore del Napoli, altra questione tirata per le lunghe: si è risolto tutto con un robusto aumento di contratto, le casistiche tra allenatore e calciatore siano diverse ma la richiesta era simile).

Certo, è stato Kalidou Koulibaly in compagnia dello stesso Satin ad accettare il contratto sottopostogli dal Napoli ai tempi del Genk: arrivò ai tempi di Benitez grazie ad una delle intuizioni fortunate dello scouting (CLICCA QUI PER LEGGERE), e doveva dimostrare tutto il suo valore. Discreto il primo anno, decisamente meglio il secondo anno. In cosa si può ricercare questo notevole acredine nei confronti di uno dei pilastri del Napoli di Maurizio Sarri? Nel fatto che abbia parlato lui stesso, e non l'agente? Meglio, finalmente si sono messe le cose in chiaro: il Napoli deve sì agire sul mercato per aumentare la qualità media della propria rosa, ma altrettanto in fretta deve firmare i rinnovi di contratto per tanti calciatori. 

Kalidou Koulibaly guadagna ottocentomila euro, in panchina è marcito Rafael che nel portafoglio si è trovato un milioncino netto in più. Senza tirare in ballo l'inutile discorso sui calciatori che lavorano poco e guadagnano tanto, bisogna farsi delle domande: è giusto che titolari come Koulibaly (800mila), Hysaj (600mila) e Ghoulam (800mila) incassino molto meno dei loro sostituti Chiriches (1,7 milioni), Maggio (1,2 milioni) e Strinic (1,5 milioni)? Lungi da noi fare discorsi sull'effettivo valore dei calciatori, ma le cifre parlano chiaro: servirebbero rinnovi ed adeguamenti. Anche con clausola rescissoria, magari, per lo stesso Koulibaly come si leggeva il 24 marzo (CLICCA QUI PER LEGGERE).

L'errore si può anche ricercare nell'effettivo ritardo con cui il Napoli si sta muovendo sul territorio dei nuovi accordi. Si parla ormai da mesi di Koulibaly, Hysaj, Ghoulam, Insigne, Mertens e Callejon (Albiol ad oggi non rinnova, Higuain - ripetiamo - è un caso a sè): di accordi scritti zero, di firme e di ufficialità anche. Il mercato, però, non aspetta. Il mercato chiama, le offerte arrivano ed i procuratori, giustamente, cercano di fare gli interessi dei propri assistiti. Non sempre per portarli via dalle squadre, ma anche per farli rimanere lì dove si trovano bene: in fondo Koulibaly lo ha ripetuto spesso, anche se stavolta - come si suol dire - l'ha fatta fuori dal vaso.

Ovvio, dire "molti club di alto livello mi vogliono, la negoziazione per il rinnovo è ad un punto morto: il club non ha mai voluto discutere con noi, quindi ho l'impressione che partirò" non è una grande mossa a livello di comunicazione. Non lo è nemmeno, però, anche il portare fin troppo avanti le trattative per i rinnovi. Che, nel caso di Koulibaly e di qualche altro, è sacrosanto. Kalidou ha fatto bene a rivendicare ciò che gli spetta, a prescindere dai modi.

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