Il Napoli batte il Chievo 3-1. Può sembrare pronosticabile, scontato, ordinaria amministrazione per gli azzurri di mister Sarri. Niente di più sbagliato! La vittoria del Napoli al Bentegodi non va sottovalutata.
Tre punti fondamentali nè per l'avversario nè per il gioco più che apprezzabile espresso anche in quel di Verona. Certe vittorie non contano tanto per il 'come', ma per il 'quando' arrivano.
Dopo la 'pesante' sconfitta del Bernabeu, il Napoli aveva bisogno di confermare le sue certezze e non aver smarrito la fiducia in se stesso, elemento fondamentale per una squadra giovane e ancora inesperta.
Una sconfitta come quella subita nella capitale spagnola contro la corazzata di Zidane rischiava di far scattare un meccanismo mentale molto pericoloso. Gli azzurri hanno dovuto resettare subito il cip mentale per rituffarsi subito nel calcio della Serie A.
Affrontare il Real Madrid in un Santiago Bernabeu stracolmo in una notte di Champions, è un altro calcio, quasi un altro sport, rispetto a quello da mettere in campo contro una piccola sul terreno gibboso di un Bentegodi semivuoto.
Evitare un passo falso, di quelli che avrebbero portato una ad una rovinosa caduta di quelle che non ti concedono nemmeno il tempo di mettere le mani per evitare di sbatterci il muso, era qualcosa di imprescindibile.
Grande il lavoro di Sarri nonostante le fastidiose dichiarazioni presidenziali e grandi gli azzurri che hanno dimostrato di aver fatto un passo avanti verso la tanto agognata mentalità vincente.
Napoli capace di rispondere alle chiamate di Juventus e Roma dopo la 'sberla' di Cristiano Ronaldo e compagni.
Grande non è chi non cade, ma chi dopo essere caduto, riesce a trovare la forza di rialzarsi. Bene così.
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