Il calciomercato estivo 2018 è (finalmente) terminato, con netto anticipo rispetto agli altri anni ma con qualche dubbio in più sulle mosse, la strategia e gli acquisti della SSC Napoli. Il Napoli di Aurelio De Laurentiis si era mosso in netto anticipo prima con i colpi, in ordine, Simone Verdi, Fabian Ruiz, Alex Meret e Orestis Karnezis, poi, diciamoci la verità, si è un po' perso, facendo tanta confusione. A calciomercato terminato, è tempo di bilanci, riflessioni e valutazioni, che il campo potrà confermare o smentire categoricamente. Un calciomercato che, nel caso del Napoli, e soprattutto relativamente al mercato fatto dalle dirette avversarie degli azzurri, non può che essere appena sufficiente.
CALCIOMERCATO 2018 SSC NAPOLI
VOTO 6 'POLITICO' al mercato del Calcio Napoli. De Laurentiis ha sicuramente, con un colpo di genio, portato a Napoli Carlo Ancelotti, ma è proprio per questo che dal calciomercato 2018 ci si aspettava molto di più. Confusione e ripieghi nel sostituire adeguatamente Pepe Reina e Christian Maggio, soluzioni interne per sostituire Jorginho ma soprattutto il mancato arrivo di un top player in attacco non possono che incidere pesantemente sulle valutazioni delle scelte di De Laurentiis e Giuntoli. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio il mercato della SSC Napoli:
- VOTO 10 AL COLPO ANCELOTTI. L'unico che poteva fare il presidente, una mossa importante e da cinema: sostituire Maurizio Sarri, agli occhi della piazza, era la scelta più difficile del mercato estivo. Carletto è una garanzia, per esperienza, palmares e intelligenza (fuori e dentro al campo). Ma era stato proprio questo colpo ad effetto a far sognare ancor di più i tifosi, a far alzare l'asticella: il Napoli prende Carlo Ancelotti, che nella sua carriera ha sempre allenato grandi campioni in grandi squadre, il patron farà uno sforzo per accontentarlo prenderà sicuramente un top player per ruolo. Chi non l'ha pensato al suo approdo in azzurro?
- QUESTIONE PORTIERE. Sostituire Pepe Reina non era certo cosa facile, per la sua bravura con i piedi, per il suo carisma e per il suo peso specifico nello spogliatoio. Ma il Napoli ha avuto 5 mesi! Sì, perchè il portiere spagnolo ha svolto le visite mediche con il Milan lo scorso 12 marzo, di fatto dando addio alla maglia azzurra. Il club azzurro, va detto, lo aveva degnamente sostituito con un portiere di prospettiva, di tutto rispetto e qualità indubbie come Alex Meret. Un investimento importante e coraggioso, da sottolineare: perchè un club come il Napoli, che si affida ad un 21enne italiano pagandolo circa 25 milioni è da lodare. Di lui preoccupavano soltanto le poche presenze in Serie A (13, con 4 clean sheet e 16 reti subite) e i tanti infortuni. Ed è proprio un infortunio che lo ferma nelle prime ore di Dimaro (e che lo vedrà tornare soltanto a settembre), da lì parte la caccia ad un portiere di esperienza. E Karnezis? Il Napoli, che l'aveva preso nel pacchetto con Alex, di fatto dimostra mancanza di fiducia nel greco, a cui fa giocare tutte le amichevoli fra il ritiro di Dimaro e le tre gare internazionali, ma prima ancora dei molteplici errori del portiere 33enne, annuncia pubblicamente di essere alla ricerca di un estremo difensore di esperienza. Tanta, addirittura troppa, confusione di nomi anche qui, con David Ospina che la spunta sugli altri. Il colombiano diventerà di fatto il secondo portiere del Napoli, il titolare in attesa del rientro di Meret. E allora la domanda resta: perchè prendere Karnezis, ma soprattutto, perchè ridursi all'ultimo giorno di mercato per l'ufficialità dell'estremo difensore di esperienza di cui Ancelotti aveva bisogno? Le strategie del Napoli non hanno convinto, in conclusione però, anche se con estremo ritardo e con il sacrificio di Karnezis, la coppia Meret-Ospina è di sicuro affidamento.
- NUOVO TERZINO. La questione terzino dimostra, ancor più del portiere, poca progettualità da parte del club nel sostituire degnamente Christian Maggio, il cui addio era noto da mesi. Hanno inciso le difficoltà di recupero di Faouzi Ghoulam? Forse sì, con la necessità di cercare un ambidestro, ma il Napoli poteva e doveva fare meglio in questo ruolo, considerando soprattutto l'importanza dei terzini nelle idee tattiche di Ancelotti. Malcuit non era sicuramente la prima scelta degli azzurri, che hanno provato a prendere prima i vari Lainer, Sabaly, Arias e qualche timido tentativo per Darmian. L'ha ammesso lo stesso agente del francese acquistato dagli azzurri, Bruno Satin: "Avevo fatto il nome di Malcuit a Giuntoli qualche mese fa. Avevano altri nomi, alternative importanti, ma per una ragione o un'altra non si è fatto niente e Malcuit è diventata opzione buona". Più chiaro di così?
- CENTROCAMPO COMPLETO, MA... Resta qualche dubbio su Marek Hamsik regista: benissimo nel lanciare i compagni, abile nel verticalizzare anche di prima, Marek non lo scopriamo oggi. Ma in fase difensiva? Le coperture, il fare filtro alla difesa, lo scivolare indietro sui contropiedi avversari. Qualche difficoltà l'ha mostrata, difficoltà che il tempo e l'esperienza nel nuovo ruolo possono attenuare, ma non depennare perchè le attitudini fisiche non le cambi. Ma bisogna fidarsi di Carlo Ancelotti, che l'ha scelto come sostituto interno di Jorginho. Sì, quel Jorginho che ha fatto guadagnare al Napoli (insieme a Sarri) 60 milioni di euro e che, in fin dei conti, non è stato sostituito. A metà campo è arrivato il solo Fabian Ruiz, alter ego di Zielinski, ma con lui il Napoli ha fatto il miglior colpo del suo mercato: calciatore di indubbie prospettive, di ottima qualità e di buona personalità, che sicuramente sarà fra le rivelazioni di questo campionato. Serviva qualcos'altro? Forse sì, perchè in un centrocampo più offensivo, con Hamsik in mediana, a lungo andare potrebbe non bastare lo stakanovista Allan: di fatto, nella rosa di Ancelotti, manca un interdittore in più.
- E IL TOP PLAYER IN ATTACCO? Veniamo al punto dolente del calciomercato del Napoli. Per giorni, per settimane, i tifosi hanno sognato gli arrivi dei vari Di Maria, Benzema, Cavani e per concludere Belotti. CalcioNapoli24 ha più volte auspicato l'arrivo di un top player in attacco, acquisto che poteva e doveva servire ad Ancelotti a restare in scia di una Juventus che con Cristiano Ronaldo, Bonucci, Emre Can e Cancelo non ha fatto altro che aumentare il gap con tutte le altre. Non v'è dubbio che ci siano grandi aspettative su Arkadiusz Milik, grande attaccante ancora giovane e destinato ad esplodere, ma siamo al terzo anno di fila, dall'addio di Gonzalo Higuain, in cui il club si fida troppo di se stesso in attacco, palesando poi a stagione in corso la mancanza di un grande bomber. Per due anni, in un Napoli di Sarri in cui era il centravanti perfetto, è stato Dries Mertens a tirare la carretta. Ma nel gioco di Carlo Ancelotti, fatto di sponde, tanti cross dalle fasce e una costruzione di gioco totalmente differente saprà adattarsi al nuovo ruolo di centravanti? Vedremo, ma il Napoli, senza l'acquisto di un top player, rischia per il terzo anno di fila. Serve un pizzico di fortuna, serve soprattutto la tanto attesa grande stagione di Arek Milik.
- GESTIONE INGLESE. E alla fine? Il Napoli ha venduto persino Roberto Inglese: era approdato in azzurro dopo la stagione in prestito al Chievo, svolto l'intero ritiro di Dimaro con la squadra e mostrato di poter essere utile alla causa con la sua aggressività, foga, voglia di fare e senso del gol nell'area avversaria. Giusto mandarlo a giocare, rispettando la volontà del ragazzo, ma poteva far comodo in certe partite, a gara in corso, quando, se parti con Milik titolare e hai bisogno di una torre in area, ti giri verso la panchina e hai Dries Mertens e Simone Verdi. Basteranno Mertens e Milik? Con una stagione lunga, con la Champions League da onorare, serviva sicuramente qualcos'altro, serviva il grande colpo che non è arrivato e, a quanto pare, non è mai stato cercato. Nel discorso delle coppie in attacco e del terzo centravanti in rosa, però, va fatto un ragionamento: quale club di A ha tre punte? Dietro i titolari CR7, Icardi, Higuain, Immobile e Dzeko, ci sono Mandzukic, L.Martinez (c'è Keita Balde, ma non è una prima punta), Cutrone, Caicedo e Schick. In questo il Napoli è in linea con le altre grandi di Serie A.
- MERCATO DELLE ALTRE. Sì, perchè io azienda X non posso non tenere conto dei miei competitors nella mia SWOT analysis, così come devo essere assolutamente pronto a sfruttare eventuali opportunità (e questo mercato ne ha offerte tante, brave le altre squadre a sfruttarle). Voto 10 al mercato della Juventus che ha reso una rosa forte a tratti imbattibile, ma soprattutto voto 9 al mercato dell'Inter, che ha fatto il mercato che i tifosi del Napoli sognavano alla notizia: "Ufficiale - Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Napoli". Ed è per questo motivo che la delusione e l'amarezza aumentano per il mercato del Napoli: bene i colpi Alex Meret, Fabian Ruiz e Simone Verdi, ma De Laurentiis era per la prima volta ad un bivio, questa volta serio. Uno spartiacque che potrebbe avere un punto di non ritorno. Far recuperare terreno alle milanesi, alla Roma e far allontanare la Juventus o spingere sull'acceleratore e buttarsi sulla scia dei bianconeri tenendo a distanza tutte le altre?
Ogni discorso sul mercato può finire qui, adesso "parlerà il campo", come ha auspicato Carlo Ancelotti alla vigilia di Lazio-Napoli. La speranza, in vista di una stagione ancora più difficile della scorsa, è che il gap creatosi con certe rose possa colmarlo proprio lui, il quattrovolte campione in campionato (in Italia, Inghilterra, Francia e Germania) e il trevolte vincitore della Champions League, che, proprio come aveva fatto Maurizio Sarri, dovrà valorizzare al massimo la rosa a disposizione e spingere il suo Napoli ben oltre i limiti.
di Manuel Guardasole - Twitter: @MGuardasole
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