Conte: "Juventus? Squadre imbattibili non esistono! Sul mercato spendere è importante, ma nella maniera giusta. Sull'episodio di Capodichino devo dire una cosa" | VIDEO

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Antonio ConteAntonio Conte

Arrivano le dichiarazioni di Antonio Conte in diretta in conferenza stampa in vista di Napoli-Juventus. Le parole dell'allenatore della SSC Napoli

Antonio Conte in conferenza stampa in vista di Napoli Juventus. L'allenatore della SSC Napoli parlerà in diretta di quella che sarà la prossima partita del Napoli. La conferenza di Conte si terrà al centro sportivo di Castel Volturno giovedì 23 gennaio.

Conferenza Conte Napoli Juventus

Napoli - Antonio Conteallenatore del Napoli, in conferenza stampa alle ore 14:30 in vista della sfida contro la Juventus, gara in programma sabato 25 gennaio alle ore 18:00.

14.30 - Arriva Antonio Conte.

"Meglio il Conte di oggi o quello del passato Juve? Sono arrivato nel '91 alla Juventus, ma 14 anni dall'arrivo in panchina. Alla fine tra calciatore ed allenatore ho trascorso 16 anni lì, gran parte della mia vita calcistica l'ho trascorsa alla Juventus ed è stata per me una grandissima esperienza ed un grande insegnamento. Conte di oggi più bravo? Cerco di essere migliore non solo rispetto ai tempi bianconeri, ma anche a 24 ore fa. Abbiamo il dovere di cercare di migliorarci rispetto a ieri, dev'essere uno stimolo: mi sento più completo, anche perchè ho 55 anni e ho avuto esperienze importanti all'estero e in Nazionale ed in altri club italiani. Nel percorso immagazzini sempre di più, oltre l'esperienza: ad oggi se vuoi rimanere in scia devi continuare smepre a studiare ed evolverti, ad essere migliore rispetto a ieri. Psicologicamente, nel gruppo, e nei rapporti umani con chi lavora nel club, e poi non devi sentirti mai appagato ma ricercando l'eccellenza. Fare questo brucia energie fisiche e nervose"

"Cosa manca a questo Napoli per dare qualcosa in più del fastidio? Serve fare il percorso, continuare ciò che abbiamo iniziato: non possiamo pensare di essere alla fine dopo sei mesi, non daremmo valore reale al tempo e al lavoro. Bisogna aspettare e proseguire, ci auguriamo sia un percorso lungo, significa che lavoreremmo ancora tutti assieme. Cosa manca? Delle cose, non le sottolineo qui. Il percorso l'abbiamo fatto in maniera spedita, ma non possiamo alzarci dall'oggi al domani e dire che siamo pronti a vincere. Detto questo, lavoriamo cercando di ottimizzare e tirando fuori il meglio da noi stessi. Sarà per esperienza, ma voglio andare cauto perchè so che abbiamo bisogno di altri step, ci vuole tempo e pazienza che piaccia o non piaccia. Devo dire la verità, poi ognuno può pensare ciò che vuole ma è soggettivo e viene dall'esterno. Io all'interno so che dobbiamo fare step importanti per dire che ci siamo"

"La distanza dalla Juventus è merito nostro o demeriti loro? La Juventus è imbattuta da 21 partite, nessuno li ha battuti e quindi tutti questi demeriti non ci sono. Alcuni pareggi potevano essere vittorie, si è creato questo distacco ma non dimentichiamo che 13 punti sono quest'anno ma lo scorso anno siamo arrivati a 18-20 punti da loro. Ci dimentichiamo rispetto a Milan, Inter, Juventus ed Atalanta quanto siamo arrivati dietro: ogni tanto ricordiamocelo, sarebbe importante ricordare il gap rispetto all'anno scorso. Oggi ce lo siamo dimenticati tutti"

"La sensazione a bordo del pullman con il megafono? Giusto sempre mettere i puntini sulle i, il megafono mi è stato dato e non l'ho preso io: giusto chiarirlo, non avevo il megafono in valigia. Qualcuno ci ha anche scherzato su: mi avevano chiesto di dire due parole, io penso che al giorno d'oggi ringraziare e sentire un grazie è sempre più difficile. Ho ringraziato i tifosi che prima e dopo la partita si sono riversati in una maniera incredibile, mi è stato chiesto anche perchè sinceramente saremmo ancora a Capodichino se non avessi detto qualcosa (ride, ndr). Sono situazioni che ti fanno sentire e percepire la passione e come viene vissuto il calcio. Sono cose che ti porterai sempre, a prescindere, nella tua vita. Parliamo di una partita vinta alla seconda del girone di ritorno: ringrazio a nome dei calciatori il fatto che tantissima gente abbia sacrificato il proprio tempo per venirci a salutare, è una cosa bellissima e mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa sacrifici per il Napoli"

"Napoli-Juventus non è normale per i tifosi? Io ho percepito anche che Atalanta-Napoli e Napoli-Verona o Napoli-Roma non sono partite normali: non dico che dobbiamo lottare contro tutti (ride, ndr), ma per tante cose non c'è una partita in particolare. Noi consideriamo ogni partita come la partita, vale tre punti ma anche continuare a mettere fieno in cascina. A Bergamo era una partita che serve per l'autostima e per capire a che punto siamo, sono partite di altissima difficoltà e bisogna tenerlo a mente. Juventus è un osso duro, nessuno li ha battuti"

"Che idea mi sono fatto dell'imbattibilità della Juventus? Squadre imbattibili non esistono, prima o poi perdi e fa parte della vita. Una squadra quadrata, con giocatori forti, che l'anno scorso è arrivata tanti punti davanti a noi, hanno fatto un ottimo mercato e fanno la Champions. Sono un top club di cui bisogna avere rispetto per la storia importante, cercano sempre di partire per vincere: se sei Juve, Milan o Inter non ti nascondi, il tuo obiettivo è vincere"

"Il mercato può supportare il mio lavoro? Inevitabile che ogni finestra di mercato può migliorarti, adesso o a giugno. Vogliamo tornare in Europa: se fatto nella giusta maniera, il mercato ti può rinforzare per il presente e per il futuro: il mercato estivo scorso servirà per tanti anni visti i giocatori presi, significa mettere delle basi sulle quali aggiungere pezzi e crescere. Quello che abbiamo fatto, anche in estate, siamo stati bravi e anche fortunati. Non è mai semplicissimo mettere dentro giocatori e non sbagliarne nemmeno uno: basta guardare il mercato di due anni, dove sono stati spesi 100 milioni, e sono andati tutti via in prestito. Importante spendere i soldi, meglio se nella giusta maniera e non buttandoli. A casa mia si è sempre dato valore al denaro e il giusto peso alle cose"

"Meglio adesso o a giugno fare mercato? Ogni sessione di mercato è importante per migliorarti, c'è opportunità e possibilità ed è giusto che sia il club a deciderlo: io sono venuto qui per dare una mano ad una squadra in difficoltà, non mi metterò a fare niente di particolare: bisogna essere costruttivi, le cose sono molto chiare, le ho dette anche in precedenza. Noi abbiamo un gruppo di ragazzi che sono contento di allenare, so che posso andare in guerra con loro. Se arriverà qualcuno, che possa migliorare il gruppo, ben venga. Altrimenti ce ne faremo una ragione, lavoreremo zitti e pedaleremo e sapremo che in futuro la rosa dovrà essere migliorata in maniera importante. Se andremo in Europa, oggi siamo pochi"

"Buongiorno? Ha iniziato a lavorare in settimana con noi, stiamo cercando di capire se deve fare una preparazione fisica: ha perso un po' di massa muscolare, stiamo cercando di rimetterlo in pista. in queste situazioni è importante avere un feedback da lui, non mi è mai piaciuto spingere o forzare un rientro: sono situazioni particolari, io ho avuto tanti infortuni in carriera e so che deve essere gestito anche mentalmente, ti devi sentire pronto. Noi lo stiamo allenando in gruppo, sinceramente non so perchè è una cosa soggettiva e lo ascolteremo. Non lo forzeremo mai il suo ritorno, quando dirà di essere pronto allora tornerà a giocare"

14.50 - Termina la conferenza stampa.

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