Juventus, Sarri: "Mi girano i cog***ni quando dicono che non ho vinto niente. Napoli? Al San Paolo ebbi una brutta sensazione. Higuain difficile da recuperare. Su Mertens e Gattuso..."

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Juventus vs Napoli Coppa Italia - Maurizio Sarri, allenatore della Juve, parla in conferenza stampa di Napoli Juventus Coppa Italia, la Finale si giocherà a Roma domani alle ore 21

Juventus vs Napoli Coppa Italia - Maurizio Sarri parla in conferenza stampa direttamente dal centro sportivo della Juventusprima della sfida di finale di Coppa Italia con il Napolidi Gennaro Gattuso. Segui su CalcioNapoli24.it la diretta testuale del pre partita con le parole dell'allenatore bianconero (ex Napoli) in vista del match di Coppa Italia. La conferenza stampa inizierà alle ore 13:30.

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Napoli-Juve Cppa Italia - Conferenza stampa Sarri

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, presenterà la gara di Finale di Coppa Italia contro il suo vecchio Napoli presso la sala stampa del centro sportivo bianconero. Il tecnico è alla ricerca del suo primo trofeo sulla panchina della Juve.

Maurizio Sarri in conferenza stampa

Alla luce della sfida col Milan, che partita si aspetta domani?

“Dal punto di vista dell’intensità non è che può cambiare molto in cinque giorni. È una partita particolare, difficilissima ed è complicata anche l’interpretazione dal punto di vista fisico. Ma fa parte dell’anormalità della gare di un intero periodo”.

Che Napoli si aspetta dal punto di vista tattico? E che gara ha visto con l'Inter?

“Ho visto volontà di andare inizialmente a prendere alti gli avversari e poi ha cercato di aspettarli più bassi. Vediamo che tipo di atteggiamento avranno domani, sono difficili da affrontare perché sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite”.

È inverosimile pensare a Dybala punta?

“Non è che con l’altra soluzione abbiamo grandi punti di riferimento. Le posizioni sono per lo più dal punto di vista difensivo, poi offensivamente i ragazzi sono liberi. In questo momento non avendo una prima punta non possiamo interpretare il ruolo da attaccante centrale tipico. Stiamo provando sia Ronaldo che Dybala, domani vedremo ma non è detto che il modo in cui partiamo sarà lo stesso con cui finiamo”.

È emozionato di giocare col Napoli?

“Mi girano leggermente i coglioni quando dicono che in Italia non abbia vinto niente. Ho fatto 8 promozioni da una categoria all'altra e le ho fatte tutte sul campo. Non ho saltato una categoria. È un percorso difficile, sono contento di quello che ho fatto. Il sentimento prevalente è quello di aiutare i ragazzi a vincere un trofeo, di vincere per la società e per i tifosi. Non ho retropensieri su avversari o altre cose. Sono proiettato su di noi”.

Questa è la finale che avrebbe sognato?

“No è la finale che avrei voluto perché siamo in finale. Del resto non me ne importa niente, nemmeno del Napoli. Sono concentrato su di noi e spero con la giusta determinazione che mi sembra di avere”.

La prestazione opaca di Ronaldo da cosa è dovuta?

“Penso che lui abbia fatto come il resto della squadra. Bene per i primi 30 minuti poi si è  po’ affievolito, ma credo faccia parte del momento e della condizione fisica. Il ragazzo è stato generoso, a livello quantitativo ha fatto una buona prestazione gli manca un po’ a livello qualificativo ma penso che riguardi tutti. Il talento è cristallino non credo cambi qualcosa se gioca 5 metri più avanti o più indietro”.

Cosa dirà ai suoi ragazzi per spronarli?

“Che abbiamo giocato 7 mesi, poi 3 mesi di lockdown, per arrivare a disputare queste partite. Quindi è il momento di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Giochiamo tutta la stagione per arrivare in questa fase in corsa per tutto. Ci siamo, quindi è già un merito. Pero dobbiamo trovare qualcosa in più per vincere più trofei che possiamo”

Ha lavorato durante il lockdown nei rapporti con la squadra per risolvere anche i difetti che c'erano?

"In stagione, al di là degli errori che ci stanno, abbiamo fatto un percorso buono. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per un allenatore esordiente alla Juventus. Lavorare in un ambiente abituato a vincere è più difficile ma la vittoria non è mai scontata, è sempre un evento eccezionale. Vogliamo trasformare il nostro percorso in qualcosa di concreto. Non possiamo cambiare molto in profondità visto che ci siamo allenati poco in modo collettivo e da adesso in poi ci alleneremo pochissimo. Il periodo è stato strano e difficile, sono quei periodi inaspettati della vita dove ti trovi davanti qualcosa di mostruoso e inatteso. Non esci da situazioni come queste allo stesso modo, puoi migliorare o peggiorare. Ho trovato i miei ragazzi migliorati, più attenti. Io sono più paziente con loro e questo è il frutto del percorso fatto negli ultimi mesi".

Qualcosa l'ha colpita in particolare nella sfida contro il Milan?

"Abbiamo fatto la prima mezz'ora molto bene, anche in parità numerica avevamo la supremazia, grazie alla cattiveria. Poi la partita è stata condizionata da molti fattori: la condizione fisica, le poche difficoltà che il Milan poteva portarci e il risultato a nostro favore. Per questo non siamo andati al massimo, c'erano tutti i presupposti per andare in finale senza spendere tutto".

Cos'è rimasto dalla partita di Napoli in campionato?

"Mi è rimasta una brutta sensazione, abbiamo perso e commesso errori che contro il Napoli non puoi permetterti. Gli abbiamo concesso gol facili e sotto la linea della palla non eravamo messi nella maniera giusta. Se sbagli contro gli azzurri poi paghi, i piccoli errori non vanno ricommessi".

Higuain può recuperare?

"Non penso, ieri ha lavorato ancora in modo differenziato, non penso che ci siano novità. Ramsey è rientrato ma deve essere valutato, non so se potrà giocare qualche minuto".

Che effetto le fa vedere Mertens goleador della storia del Napoli?

"E' un grande giocatore e aveva questo obiettivo. Lui e Hamsik sono la storia del Napoli, Dries è stato bravo ad adattarsi, reinventarsi ed è esploso definitivamente".

Si aspettava un Gattuso così al Napoli?

"Mi piace molto, è un ragazzo schietto che ti parla in modo diretto. Non sono sorpreso, aveva fatto molto bene anche al Milan".

Termina così la conferenza stampa di Maurizio Sarri. 

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