I riflettori sono tutti puntati su di lui. C'è chi lo paragona a Verratti e chi lo ha già proiettato nel futuro del calcio italiano. Stefano Sensi è sulla bocca di tutti: venti anni da poco compiuti e la maglia del Cesena che gli sta sempre più "stretta" addosso.
Cristiano Giuntoli ha la fama di conoscere i campionati minori meglio di chiunque altro ed anche questa volta ci ha visto giusto, anche perché Sensi ha iniziato a dimostrare il suo valore già in Lega Pro, con la maglia del San Marino. Non a caso, si dice che il Napoli si sia già mobilitato per impostare un contatto: il gioiello del Cesena è il calciatore perfetto per rinforzare il centrocampo azzurro nel ruolo di mezzala, come alternativa a Marek Hamsik.
Giovanissimo, sì, ma con una grande personalità e tanta qualità. Ma, soprattutto, italiano: perché con Sarri il calcio si impara e per farlo la lingua è condizione fondamentale (si veda il caso Chalobah). Sensi, comunque, parla anche la lingua più importante, quella del calcio: usa con dimestichezza entrambi i piedi, ha una grande visione di gioco e doti tecniche che gli permettono di interpretare con maestria anche il ruolo di regista.
Non è altissimo, poco meno di 1 metro e 70 centimetri, ma compensa la statura non imponente con un baricentro basso. E comunque, certe cose contano poco quando un centrocampista segna quanto lui: su azione e da calcio piazzato, per un bottino apprezzabilissimo per uno che gioca al centro del campo. Già 2 goal in questo campionato, anche se entrambi su calcio di rigore. L'anno scorso, in Lega Pro, è arrivato a quota 8. Nel Napoli di Sarri le sue qualità potenzialità sarebbero valorizzate al meglio, ma per prenderlo a gennaio serve un'offerta consistente, o il Cesena attenderà il mercato estivo, quando tutte le big di A faranno di tutto per strapparlo alle contendenti.