"Sono stati due giorni duri, perdere una finale è perdere tanto. Non ho scambiato la maglia con nessuno, non voglio avere ricordi di questa gara né tenere la medaglia, l'ho regalata a un amico che mi è stato vicino quest'anno". Alvaro Morata non nasconde la delusione dopo la sconfitta di Berlino contro il Barcellona, gara che ha visto l'attaccante spagnolo della Juventus segnare il gol dell'1-1 a inizio ripresa.
"Personalmente ho imparato molto, alle volte una sconfitta serve per imparare - prosegue il giocatore in una intervista a 'Cadena Ser' dove affronta anche il tema futuro e l'ipotesi di un ritorno al Real Madrid -. Nessuno mi ha detto nulla, dipende da tante persone. Devo pensare a come si sono succedute le cose quest'anno, è stata un'ottima stagione, credo di poter dare ancora di più alla Juve, qui sono molto felice".
Con l'epilogo amaro della finalissima Champions di sabato è ora tempo di bilanci. "E' stata una buona stagione ma poteva andare ancora meglio se avessimo vinto la Champions, avrei potuto fare 20-25 gol. Spero di potermi preparare bene per la prossima stagione, fisicamente sappiamo che per poter competere con le grandi d'Europa dobbiamo fare un altro passo avanti. Tevez? E' un giocatore che si integra bene in qualsiasi squadra, è un talento puro, uno dei migliori al mondo. Per quanto riguarda le sorprese non conoscevo bene Pereyra, credo che diventerà uno dei migliori al mondo perché ha un talento impressionante".