Arrivederci amato calciomercato... Quest'estate siamo tornati a fare le cose in grande. I nostri club hanno messo sul piatto oltre 600 milioni di euro, quasi il doppio dei soldi investiti lo scorso anno. C'è da esserne fieri? Impossibile rispondere adesso... Aspettiamo di vedere se i nuovi arrivi faranno le fortune dei rispettivi club che tanto hanno speso per averli in rosa. Se lo augurano tutti, in particolare Juventus (32 milioni per Dybala), Inter (30 per Kondogbia) e Milan (30 per Bacca). Inoltre quest'anno si è esagerato anche sulla
valutazione dei difensori: 26 milioni per Alex Sandro, 25 per Romagnoli... Cifre folli? No, affatto... Se paragonati a certi esborsi europei, sembrano quasi degli affari a buon mercato. Non ci credete? Bastano pochi esempi per mettervi la classica pulce nell'orecchio. Primo nome: Otamendi. Classe 1988, poco più di un anno fa, il Valencia lo aveva parcheggiato all'Atletico Mineiro per farlo giocare. A distanza di circa 12 mesi, viene pagato 45 milioni di euro dal Manchester City (plus valenza di 30 milioni di euro), diventando il terzo difensore più pagato della storia (dopo David Luiz e Ferdinand). Altro nome: De Bruyne. Nessun dubbio che il giovinastro (classe 1991) abbia dei numeri. Sempre il City ha deciso di valutarlo 75 milioni di euro... Forse troppi, no? Ultimo nome: Martial. Chi? Ma dai, non lo conoscete? Anthony Martial, il francese che ha incantato il mondo con il Monaco... Dai, sto un po' sdrammatizzando. Che abbia qualità è innegabile (classe 1995, nove gol lo scorso anno in Ligue 1). Voi avreste scucito 80 milioni di euro (a dire il vero 50 per il cartellino ma poi ci sono i bonus, facilmente raggiungibili) per averlo? Van Gaal ha deciso che Martial doveva essere il suo grande colpo ad affetto. Contenti tutti, soprattutto il Monaco che mai avrebbe pensato di incassare tanto per il giovanissimo fenomeno di origine guadalupese. Inutile sorprenderci, queste sono le regole, pazze, del calciomercato. Cercare di comprenderne le dinamiche sarebbe inutile, meglio assecondarle... Come sarebbe possibile, ditemi voi, giustificare due pasticci del calibro di Soriano-De Gea con l'ausilio della logica? Nel 2015, è possibile che due contratti, conclusi e approvati, non vengano consegnati in tempo per "questioni tecniche". E, aggiungo, nel caso di Soriano, da quest'anno ci si poteva avvalere anche del mezzo chiamato mail (utilizzato da noi normali da una vita e, finalmente, scoperto anche dai vertici della Lega)... Ma il mercato è fatto anche di tutto questo, di una porta che, alle 23.00, si chiude, lasciando fuori chi ancora sognava qualche colpo da mille e una notte. I più felici? I tecnici. L'incubo di vedere un proprio giocatore non presentarsi più all'allenamento seguente perché venduto in fretta e furia, è finito. Ora chi c'è, resterà (almeno fino a gennaio) ed è già qualcosa. I meno felici? I telecronisti... Un conto è trovare la giusta pronuncia di Lemina (accento sulla "i" o sulla "a"?), un altro non incartarsi ogni volta bisognerà citare i vari Blaszczykowski, Vainqueur e Szczesny. Per fortuna è arrivato Krafth. In questo caso basterà pensare alla maionese...