Diarra è il nuovo Bosman, la Corte di Giustizia Europea, con un parere emanato in ausilio alla causa della corte belga (che deciderà), sancisce la libertà di rescissione per i calciatori: si tratterebbe di una rivoluzione nel calcio. La Corte Suprema dell’Unione Europea afferma che alcune regole della FIFA sui trasferimenti internazionali sono contrarie al diritto dell’Unione Europea.
La Reuters, col giornalista Rohith Nair, anticipa la possibile sentenza sul caso Diarra:
“Le regole sui trasferimenti della Fifa, l’organo di governo del calcio mondiale, vanno contro le leggi dell’Unione Europea, ha affermato venerdì la Corte Suprema dell’UE in una sentenza su un caso di alto profilo legato all’ex giocatore francese Lassana Diarra, citando i principi di libera circolazione dell’Unione".
"Le norme in questione ostacolano la libera circolazione dei calciatori professionisti che desiderano sviluppare la propria attività andando a lavorare per un nuovo club", ha affermato la Corte di giustizia dell’Unione europea con sede a Lussemburgo.
I regolamenti Fifa sullo status e il trasferimento dei giocatori stabiliscono che un giocatore che rescinde un contratto prima della sua scadenza “senza giusta causa” è tenuto a pagare un indennizzo al club e che, quando il giocatore si unisce a un nuovo club, sarà solidalmente responsabile del pagamento dell’indennizzo".
Gli avvocati di Diarra esultano: "È una vittoria totale. Tutti i giocatori professionisti sono stati colpiti da queste regole illegali (in vigore dal 2001) e possono quindi ora chiedere un risarcimento per le loro perdite".
Il sindacato dei giocatori FIFPRO esclama: "La Corte di giustizia europea ha appena emesso un'importante sentenza sulla regolamentazione del mercato del lavoro nel calcio (e, più in generale, nello sport), che cambierà il panorama del calcio professionistico".