Novità di calciomercato per il Napoli non da poco. Una vera e propria bomba quella lanciata dai colleghi di SportMediaset per Angel Di Maria, la mezz'ala di proprietà del PSG: Aurelio De Laurentiis avrebbe formulato una prima proposta di contratto al calciatore argentino, adesso bisognerà convincere anche il club parigino proprietario del cartellino. Stando alle ultime, la proposta dovrebbe essere rilevante sul profilo economico per il club partenopeo. Meno per Di Maria che è abituato a grandi ingaggi.
Il numero uno della SSC Napoli si è fatto avanti con una proposta di contratto triennale con una base da 5 milioni di euro a stagione. In sostanza, 15 milioni totali netti. La trattativa è stata intavolata con il suo agente, anche resta un'operazione comunque complessa per i costi. Da definire i diritti d'immagine, nodo sempre cruciale delle trattative del Calcio Napoli che in alcune occasioni è stato costretto a ritardare se non deviare su alcuni colpi di mercato.
Attualmente percepisce 10 milioni di euro e passa a stagione sotto la torre Eiffel. Ma gli resta solo un anno di contratto, in scadenza il 30 giugno 2019. Di Maria ha 30 anni ed ha avuto molti problemi nelle sue ultime stagioni, anche sul piano fisico. Per molti l'occasione di vestire la maglia del Napoli da protagonista potrebbe essere un grande rilancio, visto che attualmente è finito ai margini del PSG.
Il PSG ha visto la riapertura del fascicolo da parte dell'UEFA circa le violazioni del Fair Play finanziario. A tal proposito, qualora dovessero arrivare delle sanzioni dagli organi di competenza, la proprietà araba potrebbe decidere di effettuare qualche cessione per imbuonirsi l'UEFA, oltre che sanare un po' i conti del club.
Proprio Carlo Ancelotti, che ha già allenato Di Maria al Real Madrid, ha trasformato il calciatore argentino solitamente utilizzato come esterno alto di un attacco a tre. L'attuale allenatore del Napoli lo mise per la prima volta mezz'ala per le sue grandi doti di corsa e tecnica ed ottenne ottimi risultati sul profilo del rendimento ma anche sul piano dell'equilibrio tattico della sua squadra.
Di Giuseppe Foria