Manna: "Noi e Conte non contenti del mercato, quasi ricattati da Kvara! Per Danilo era fatta. Garnacho vicino, ma ha cambiato idea! Tre rinnovi in arrivo, su Comuzzo-Adeyemi e Okafor-Saint-Maximin.." | VIDEO

Calcio Mercato fonte : dal nostro inviato, Manuel Guardasole
Giovanni Manna in conferenza stampaGiovanni Manna in conferenza stampa

Calciomercato SSC Napoli, vi proponiamo la diretta e il video della conferenza stampa di Giovanni Manna: le dichiarazioni

Calciomercato Napoli - La conferenza stampa del direttore sportivo Giovanni Manna: oggi, dopo la chiusure della sessione invernale di gennaio del mercato, il DS dei partenopei ha risposto a tutte le domande dei giornalisti su Kvaratskhelia, Garnacho, Adeyemi, Saint-Maximin, Okafor, Comuzzo ecc. Guarda il video integrale della conferenza di Manna:

Calciomercato Napoli, conferenza Manna in diretta

CalcioNapoli24 vi proporrà in diretta testuale la conferenza stampa del DS Giovanni Manna: l'appuntamento è per questa mattina, mercoledì 5 febbraio 2024, a Castel Volturno, alle ore 11:30, con tutte le dichiarazioni del direttore sportivo. Dopo la fine della conferenza, vi proporremo anche il video sul nostro canale Youtube.

11.25 - Tutto pronto in sala stampa, sta per iniziare la conferenza di Manna.

11.30 - Inizia la conferenza stampa di Manna:

Che è successo, con la capolista che perde il miglior giocatore e non riesce a fare meglio di così?

"Ci tenevamo a precisare e chiarire alcune dinamiche non corrette e veritiere che abbiamo visto e letto in questi giorni, ci vogliamo mettere la faccia e raccontare questo mese con trasparenza. Per quanto riguarda Kvara, ringraziamo Khvicha per quanto fatto col Napoli e dato a città e tifosi. Abbiamo provato a sanare una situazione complicata a luglio, novembre e dicembre. Ci siam visti costretti a cederlo a gennaio, non eravamo ricattati ma quasi. Ed è stato doveroso farlo. Non è vero che serve a risanare il bilancio, abbiam trattato il rinnovo fino a 20 giorni prima. Le dinamiche del mercato e la volontà del giocatore ci han portato a fare questo. Il Napoli ha provato a sostituirlo in modo adeguato, per status era il miglior giocatore della squadra. Non siamo riusciti a concretizzare degli obiettivi che avevamo: non si spostano certi giocatori a gennaio e i valori non erano congrui al rispetto dei parametri che il Napoli ha, aveva e avrà in futuro. Soprattutto nel rispetto dei valori salariali.

Rinnovi? Il contratto di Olivera è pressoché fatto, abbiamo l'accordo col calciatore e siamo contenti e tranquilli. Voleva fortemente il rinnovo ed è felice, anche Meret vuole fortemente rinnovare. Ci rivedremo dopo il mercato perché non c'era la necessità di farlo in tempi immediati. Ci rivedremo nelle prossime settimane col suo entourage ma siamo tranquilli. Anguissa ha due anni di opzione da contratto ma per renderlo più tranquillo stiamo parlando col suo entourage: ne riparleremo nei prossimi mesi. Ci stiam portando avanti con lui e per Olivera, meritano i rinnovi. Con calma faremo le valutazioni più corrette.

Danilo-Comuzzo? Per quanto riguarda Danilo, è un calciatore che conosco bene perché ci ho lavorato alla Juve: avevamo un accordo e avevamo pressoché definito tutto. Quando dico tutto, è tutto: ci aspettavamo arrivasse nei giorni successivi all'accordo. Poi ha fatto un scelta di vita e professionale diversa. Ci sono aspetti umani da tenere in considerazione. Pensavamo di riuscirci, purtroppo non s'è chiusa perché poteva darci un contributo importante in termini di esperienza.

Su Comuzzo, volevamo fare un investimento per il futuro per un calciatore di grande prospettiva. Ci permetteva di cedere Rafa Marin, avevamo l'accordo per cederlo e gliel'avevo promesso: documenti pronti. Comuzzo era un giocatore Under per le liste. Abbiam fatto due offerte scritte, c'eravamo spinti oltre il valore del giocatore del 15-20% in più. Mi dispiace che non si sia chiusa. In due giorni potevamo farla, è stata un'operazione troppo mediatica.

Su Conte, ci siamo confrontati a fine mercato: non siamo contenti, è chiaro. E' andato via un giocatore importante e io per primo non sono contento. Abbiamo creato aspettative alte nei tifosi, ma abbiamo un gruppo che ha fatto 54 punti in grande crescita e di cui non va sminuito il lavoro.

Le strategie sono convergenti, non c'è nulla da risanare con l'allenatore che è focalizzato sul campo e sul lavoro. Ora star qui a parlare troppo di mercato, sminuisce quel che è stato fatto finora. Questa squadra era arrivata decima, ha completato l'organico in estate e grazie al lavoro di mister, staff e calciatori, ha adesso consolidato una posizione in linea con l'obiettivo che è tornare in Champions. Questo è il vero obiettivo. Quando si parte per fare un percorso in un progetto nuovo, è normale che una realtà come Napoli possa esser vista di passaggio. Non è sempre semplice, è un percorso che va fatto ma passa attraverso tanti aspetti. Non si fa in sei mesi. I risultati che stiamo avendo, ci fan pensare che abbiamo accelerato questo percorso. Le idee sono assolutamente condivise, ma è normale che abbiam perso un giocatore importante. La squadra però sta facendo qualcosa di incredibile, ma dovevamo e potevamo fare meglio. Mi assumo la responsabilità di ciò che abbiamo fatto e faremo. Ed è stato difficile e complicato, ma il tema è chiuso: vogliamo si parli di calcio e di campo. Perché la squadra sta rispondendo sul campo, sempre.

Da Garnacho.. a Okafor: qualche retroscena? Ce ne sono stati anche altri, eh! Che non sono usciti. Quindi è chiaro che la nostra volontà era... Garnacho ci piace e ci è piaciuto, che abbiam otrattato e incontrato anche prima della partenza di Kvara. Abbiamo fatto un'offerta molto importante allo United, eravamo molto vicini alle loro richieste. Il calciatore, per lasciare la Premier a gennaio, probabilmente voleva essere accontentato economicamente. Cosa che noi non possiamo fare e non vogliamo fare, abbiamo delle medie salariali nello spogliatoio. Non posso inserire un calciatore con stipendio medio-alto a gennaio, in uno spogliatoio che sta facendo un lavoro importante: non lo trovo corretto.

Su Adeyemi avevamo una bozza di accordo col Dortmund, siamo stati lì e ho parlato col calciatore: non è voluto venire adesso, non è vero che ha accordi con altre squadre. Non abbiamo voluto insistere. Chi è venuto, ha voluto fortemente il Napoli. Se io devo convincere un giocatore a venire al Napoli, alto in classifica e con uno dei migliori allenatori al mondo, se non vuoi venire non sei un giocatore per noi. E' difficile che le squadre oggi si privino di giocatori importanti, se non per cifre alte. Speriamo di giocare ogni tre giorni l'anno prossimo: pensiamo che i soldi della cessione di Kvara, o di quelle che avverranno nel prossimo futuro, di rinforzare la squadra in estate.

Saint-Maximin? Problema burocratico e pretese degli arabi che né noi né il Fenerbahce potevamo accontentare. Il rammarico era andare prima su un profilo così, invece di inseguire calciatori che avevamo come obiettivo di un valore elevato che ci han fatto perdere tempo. 10 giorni andati via per fare Kvara, il tempo scorre, si giocano le partite... A gennaio, grandi investimenti a parte City e PSG, non ne ho visti. Il Milan ha preso Gimenez ma per il resto non vedo grossi movimenti da 30-40-50 milioni. La stessa Juve aveva la necessità di fare un difensore, l'ha fatto alla fine dopo l'infortunio di Kalulu.

Kvara-PSG? Andava avanti da maggio dell'anno scorso. Abbiamo ricevuto diverse offerte e poi un'offerta per due (Kvara e Osimhen, ndr). Non volevamo perdere il miglior giocatore dopo un'annata complicata. Per dare un segnale forte. Non siamo riusciti a trattenerlo e non solo per volontà nostra. Parlavo dal PSG da mesi ma è normale, fa parte del calcio e delle dinamiche del mercato, lo stesso faceva il georgiano ma parlavamo anche di altro.

Visite mediche Okafor? La situazione di Okafor col Lipsia e Milan, son dinamiche di altri club: non è vero che non ha passato le visite mediche. E' un po' indietro per i nostri parametri, siamo una squadra che rispetto alle altre, lo dicono i dati delle partite, lavoriamo in un certo modo col metodo di Conte. Penso abbia bisogno di un po' di tempo per entrare in condizione.

Rammarico per qualche operazione in particolare? Noi lavoriamo per caratteristiche, che servivano alla squadra per crescere e migliorare. Siam partiti, e voi lo raccontate, per Garnacho: siamo stati davvero vicini, era un affare credibile. Poi anche per Adeyemi. Siete bravi a far uscire i nomi! Ma siamo stati vicini, poi quando le cose cambiano in corsa, non mi piace. Perché ripeto: se si vuole venire a Napoli, si viene. Non devo accontentare i giocatori: in estate chi voleva venire, son venuti e han fatto delle forzature per venire. Anche quest'inverno ci son state forzature da parte di calciatori che però i club non hanno voluto vendere. Non facciamoci prendere dalle negatività.

Rafa Marin e Yeremay? Rafa Marin è il primo calciatore che il Napoli ha acquisito, entrato al posto di Ostigard. Crediamo nella crescita del ragazzo, un giocatore su cui abbiamo investito e arriva da un settore giovanile importante. Oggettivamente abbiamo in rosa giocatori di livello davvero alto: è normale che faccia fatica e deve ambientarsi, anche se son passati sei mesi. Avevamo i documenti col Villarreal fatti, giocano per entrare in Europa League ed era volontà espressa dell'allenatore. Non potendo prendere un difensore, resta e deve essere concentrato e lavorare come se dovesse giocare la domenica. Ne abbiamo parlato col giocatore. La rosa è questa: siamo questi qui, giochiamo in undici ma siamo tutti.

Yeremay è un calciatore che abbiamo visto come tanti, ci siamo informati ma nulla di più.

Napoli preso per il collo? Presi per il collo è un termine forte e scorretto, nel mercato è normale che se hai disponibilità e i calciatori son quelli, è normale che il prezzo sale. Il mercato estivo è diverso. C'è una disponibilità maggiore. Una dinamica che abbiamo attraversato anche noi con Osimhen in estate, prima devi vendere spesso. Ma non è corretto uscire dai nostri parametri e iper valutare un nostro calciatore. Noi siamo questi, questa è la nostra realtà: c'è ambizione, c'è una aspettativa alta della piazza. Ma bisogna star tranquilli, sappiamo quello che è il nostro obiettivo. Non è che non vogliamo sognare e crederci ma deve restare il contatto con la realtà. Si può fare bene senza spostare il focus. Ci tengo a calmare un po' gli animi. Sento dire che potevamo vincere lo scudetto, calma: l'allenatore conosce l'obiettivo e sa cosa dobbiamo fare. Il mercato non è finito ieri e il Napoli non è finito ieri. Ci vuole obiettività e coerenza. L'abbiamo dimostrata con Osimhen e in altre situazioni. Siamo una società solida, in utile e non indebitata. Se dobbiamo fare operazioni per accontentare la piazza o bruciare le tappe, non siamo questo. Lavoriamo e siamo concentrati sugli obiettivi.

Osimhen? L'anno scorso, ho iniziato a Napoli a giugno: una stagione complicata e abbiamo lavorato a step. Prendendo il miglior allenatore in circolazione, lo dicono i fatti. Ci siamo allineati sulle scelte, l'allenatore ci ha aspettato e gli abbiamo consegnato la squadra l'ultimo giorno di mercato: il presidente ci ha permesso di fare operazioni che aspettavamo per l'uscita di Osimhen. Aspettavamo la disponibilità economica, il presidente ci ha dato l'ok e l'abbiamo fatto. Ora possiamo programmare in maniera diversa, la cessione di Kvara ci aiuta. Speriamo di andare in Champions League e programmare con anticipo. Con un allenatore che conosce la rosa, un conto è vederli in tv e avere le percezioni e capire che margini abbiamo. Dobbiamo essere organizzati, precisi e puntuali, per lavorare al prossimo mercato. Come si fa nei club in cui si pianifica e si programma.

Ricatto di Kvara? Sicuramente avremo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare un contratto lungo, che ci avrebbe protetto da alcune dinamiche extra-calcio che poi si sono presentate e ci hanno costretto a effettuare questa cosa. Quando una persona vuole andare via, è difficile convincerla a restare. Ci puoi provare una volte, due volte, ma se poi le cose non vanno, perché dobbiamo tenere un calciatore che qui non ci voleva stare? Perché? Domando io. Chiunque sta qui, deve volerlo. Deve avere la volontà di sposare il nostro progetto, venire qui e sacrificarsi tutti i giorni, lavorare duramente, seguire l'allenatore. Valori che devono essere alla base per tutti. Se queste motivazioni vengono meno, non ha senso perseguire delle cose che non ti possono dare nulla, tanto vale lasciarli andare. Le persone devono essere convinte, capire quello che stanno facendo e avere la volontà di farlo. Se questa non c'è, a me non piace costringere le persone. Come marito e moglie, se non si amano più divorziano, non è che si può fare diversamente. Se un calciatore non vuole più stare a Napoli, porta un'offerta: questa è la dinamica. Noi ci abbiamo provato, il mister si è speso in prima persona. Il giorno della sua presentazione ha detto delle cose forti, il giocatore è rimasto, si è messo a disposizione. Poi probabilmente non ha dato seguito a quello che c'eravamo detti o che stavamo facendo. Non dobbiamo darci delle colpe perché è voluto via e non siamo riusciti a tenerlo. Doveva andare così, è andata. Basta, è passata. Se continuiamo a pensare a Kvaratskhelia... Rinnovo? Bisogna fare le cose giuste, nei tempi giusti, rinnovare quando il ragazzo sceglie il progetto, altrimenti vanno venduti e sostituiti.

Mercato estivo? Non entro a parlare delle dinamiche tattiche perché ne parlo solo con Conte, il Napoli deve prendere giocatori forti. Che siano giovani o più grandi, è chiaro che Dorgu abbiamo trattato ad esempio per l'estate. Se il Manchester ariva con un'offerta fuori mercato, è difficile dirgli aspetta noi a luglio. Un profilo forte e di prospettiva, abbina le due cose. Se c'è una opportunità come McTominay, noi la cogliamo. Ma non siamo un club che può prendere un calciatore a zero con 5 milioni di ingaggio: quello non è il nostro modus operandi. Servono giocatori fortie utili al progetto, se son di prospettiva meglio! In estate abbiamo fatto un mix. A gennaio, dovevamo prendere un sostituto di Kvara e abbiamo sbagliato. Ma in estate abbiamo sbagliato poco. Quel lavoro è faticoso, fare lo step in più per accontentare Garnacho, vuol dire che metto nello spogliatoio un calciatore con altri che si fanno da luglio un cu*o così! Non è corretto, poi volevamo prenderlo? Sì! Ma è normale. I tifosi non sono contenti? Nemmeno io! Non siamo riusciti a sostituire un giocatore importante, ma il mercato non è finito ieri, riparte e noi dobbiamo esser bravi e dimostrare la nostra forza e solidità ora, per la prossima stagione. Per dare risposte e certezze a calciatori, allenatore e tifosi, rimanendo concentrati sull'obiettivo he è tornare in Champions League. Ripeto, sogniamo ma restiamo concentrati sull'obiettivo.

Billing? Non va bene chiedere se Conte chiede, io ci vivo col mister e siamo qui tutti i giorni insieme, ci sono dei contraddittori come ovunque. Le scelte sono perlopiù condivise. Poi l'ultimo giorno di mercato quando una operazione quasi fatta salta, bisogna sperare che l'alternativa vada bene! E bisogna esser creativi.

Abbiamo sostituito Folorunsho che è un buon calciatore a cui ho fatto un rinnovo di 5 anni, è andato alla Fiorentina e subito è titolare. Anche perché qui ha lavorato benissimo come non si lavora da altre parti. Billing ora deve fare un lavoro diverso perché lavorava in un modo diverso. Sono sicuro che dimostrerà il suo valore quando entrerà. Tutto è condiviso: il cambio del portiere, il centrocampista, la volontà di prendere un difensore in più anche se non ci siamo riusciti. Potevamo prendere qualcosa di diverso da Danilo, pensavo di farlo ma ci è andata male. Le scelte sono tutte condivise, qui lavora il Napoli! Non Manna o ADL o Conte, diamo una centralità alle cose: qui lavora il Napoli!".

Giovanni Manna in conferenza stampa
CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
I più letti
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo NapoliNapoliCL

    54

    23
    17
    3
    3
  • logo InterInterCL

    51

    22
    15
    6
    1
  • logo AtalantaAtalantaCL

    47

    23
    14
    5
    4
  • logo JuventusJuventusCL

    40

    23
    9
    13
    1
  • logo FiorentinaFiorentinaEL

    39

    22
    11
    6
    5
  • logo LazioLazioECL

    39

    22
    12
    3
    7
  • logo BolognaBologna

    37

    22
    9
    10
    3
  • logo MilanMilan

    35

    22
    9
    8
    5
  • logo RomaRoma

    31

    23
    8
    7
    8
  • 10º

    logo UdineseUdinese

    29

    23
    8
    5
    10
  • 11º

    logo TorinoTorino

    27

    23
    6
    9
    8
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    26

    23
    6
    8
    9
  • 13º

    logo VeronaVerona

    23

    23
    7
    2
    14
  • 14º

    logo LecceLecce

    23

    23
    6
    5
    12
  • 15º

    logo ComoComo

    22

    23
    5
    7
    11
  • 16º

    logo EmpoliEmpoli

    21

    23
    4
    9
    10
  • 17º

    logo CagliariCagliari

    21

    22
    5
    6
    11
  • 18º

    logo ParmaParmaR

    20

    23
    4
    8
    11
  • 19º

    logo VeneziaVeneziaR

    16

    23
    3
    7
    13
  • 20º

    logo MonzaMonzaR

    13

    23
    2
    7
    14
Back To Top