C'era una volta Nikola Kalinic, insaziabile cecchino di una Fiorentina spumeggiante nel mirino delle big d'Europa. Un girone d'andata da protagonista, poi però un drastico calo. Il bomber croato, dopo un avvio di stagione da top player, paga adesso le fatiche estive con la maglia del Dnipro, ormai privo dello smalto dei tempi migliori. Un trend decrescente, che non può (anzi, non deve) tuttavia cancellare serate come quella del Meazza (tripletta) o pomeriggi come quello di Fiorentina-Empoli (doppietta). Sono 12 le reti segnate da Kalinic in 35 presenze con la maglia viola, tra Serie A (29), Europa League (5) e Coppa Italia (1); pari a sette invece il numero dei suoi assist. Niente male per un classe '88 alla prima avventura in Italia, pagato in estate solamente 5,5 milioni di euro. Il suo valore di mercato, oggi almeno tre volte più alto, è sempre più importante, ma non spaventa il Napoli, che pensa a lui per l'eventuale dopo-Higuain. Non sarà facile, però, convincere i gigliati a rinunciare al loro numero 9. In caso di permanenza di Sousa, la Fiorentina 2016-2017 sembra infatti intenzionata a ripartire proprio da Kalinic, ideale come pochi altri per gli schemi del tecnico e sicuramente alleggerito da qualche giorno in più di riposo nelle gambe.