La certezza è una. Vale a dire che il Napoli non può e non vuole “rispondere” al colpo Cristiano Ronaldo. Ammesso che il super acquisto della Juventus vada in porto, il livello del giocatore è talmente alto che bisognerebbe replicare con un nome molto forte. Cosa che il Napoli non può e non vuole fare. Ne hanno parlato Carlo Ancelotti e Aurelio De Laurentiis a Capri, in questo week end che precede il raduno della squadra che ci sarà domani mattina in città, all’Hotel Vesuvio.
L'arrivo di un “top player”, un nome ad effetto, non è una priorità, anzi. Il tema dei colloqui tra il presidente e l’allenatore è di tutt’altra natura. Rosa attuale, come valorizzarla e come proseguire il progetto basato sui giovani, provando a vincere lo scudetto. Se non ora, tra qualche anno. Senza, però, sacrificare l’Europa e sfruttando tutti gli elementi della rosa, in particolare i giovani. Questo il tema centrale caro a De Laurentiis, con Ancelotti che non solo ha confermato, ma ha pure rilanciato. Per il nuovo allenatore bisogna ripartire dal lavoro di Sarri, sviluppando la rosa attuale e migliorandola cercando di abbassare ancora l’età media. Cosa c’entra il grande acquisto, allora? Carlo Ancelotti è uno straordinario comunicatore, e sa bene che dal Canada a Capri, passando per Roma e la sua Romagna i tifosi che ha incontrato gli hanno implorato di portare a Napoli un campione. Uno qualsiasi, non importa chi, ma c’è voglia di sognare. E lo sa bene De Laurentiis, che sente questo tormentone continuamente, praticamente ogni giorni, da parte di chi lo incrocia. Anzi, al patron dispiace essere “tacciato” come uno che non compra, lui che nei rinforzi e negli ingaggi sta investendo tanto. E quindi se si potrà fare, si farà. Compatibilmente con il monte ingaggi imposto dal presidente (5,5 quello attuale, 6 quello ipotetico) e le esigenze tecniche che solo Ancelotti potrà individuare.
L'allenatorequindi, il compito di fare le sue valutazioni. Le farà, eccome: sin dal primo giorno di lavoro a Dimaro. E De Laurentiis ha dato disponibilità ad Ancelotti, a patto che sia lui a convincere l’ipotetico “campione” ad abbassarsi l’ingaggio. Perché Napoli non è il Real Madrid e (purtroppo) nemmeno la Juventus. Quali possibilità, allora? Un calciatore non più giovane (il famoso 31enne ipotizzato proprio da De Laurentiis) vicino alla scadenza di contratto e che abbia voglia di sposare il progetto. Ruolo? L’attacco, perché a centrocampo il Napoli è a posto con Ruiz. In avanti invece c’è movimento, folla, anzi. Una prima punta, perché no. A De Laurentiis stuzzica Radamel Falcão, proposto dall’amico Jorge Mendes. Ingaggio super. Toccherà ad Ancelotti provarci. Chissà.