Un Napoli più che sufficiente quello che si è visto in campo a Dimaro quest'oggi nell'amichevole contro l'Anaune vinta per 8-0 dagli azzurri. Nonostante i 10 giorni di fatiche intense di questo inizio ritiro, alcuni azzurri si sono dimostrati decisamente "in palla". Ecco alcune tra le note più liete della gara:
INSIGNE - Tripletta per il folletto partenopeo che nel ruolo di trequartista sembra trovarsi perfettamente a suo agio. Ottimo inizio per Lorenzo che ha dimostrato di trovarsi splendidamente con i compagni di reparto, tanto con Callejon quanto con Gabbiadini che sono stati autori di due assist proprio per lui. Ottimo in fase di non possesso per cercare il pallone dai centrocampisti o dagli esterni e sempre con la testa alta con la palla tra i piedi. Trova tre marcature me ne sfiora altrettante penetrando come fosse burro nella difesa dell'Anaune.
La formazione trentina non è stata certo irreprensibile anche vista la categoria in cui milita ma Lorenzo è stato autore di 45 minuti di intensità e talento che fanno ben sperare per la prossima stagione
GABBIADINI - Si sente attaccante e lo dimostra, parte un po' in sordina ma esce splendidamente alla distanza facendo impazzire con il suo sinistro la difesa avversaria e il pubblico in tribuna. Segna con un diagonale chrurgico dopo uno splendido scambio nello stretto con Callejon e cambia marcia. Nel secondo tempo è su tutti i palloni che arrivano in area e con Mertens comanda l'arrembaggio alla porta dell'Anaune. Segna altre due reti da attaccante puro, insaccando due palloni non pulitissimi che gli capitano nei sedici metri. Da buon bergamasco, parla poco ma opprtunamente. Dice di sentirsi attaccante e lo dimostra. Esce tra l'ovazione dei presenti più che mai meritate
MERTENS - Non è certo una novità ma quando entra dalla panchina è letteralmente indemoniato. Entra in campo prende il pallone in mano, lo piazza sul punto di battuta, rincorsa e palla nel sette. Piacere, Dries Mertens e ho appena cominciato, sembra dire il belga. Chiama tutti i palloni e fa letteralmente impazzire l'esterno di fascia destra trentino. Salta chiunque in velocità e tecnica impressionante sfornando cross in quantità e timbrando il cartellino per la seconda volta. Quando ha la palla tra i piedi e punta l'uomo, i compagni si sfregano le mani e i centrali avversari tremano sicuri che qualcosa di imprevedibile uscirà dai suoi piedi. Nella disperazione i difensori provano a fermarlo con le cattive, ma Dries dopo un po di spray torna in campo e ricomincia da dove aveva iniziato. Non sembra di un'altra categoria ma di un altro pianeta
CENTROCAMPO - Troppa differenza tecnica per poter giudicare il reparto della mediana azzurra in maniera esauriente, ma una menzione è d'obbligo non tanto per la sua efficienza ma in quanto ha dimostrato di avere capito cosa vuole mister Sarri. Recupero di palla veloce e verticalizzazioni senza fronzoli per trequartisti e attaccanti. Un reparto che ha dimostrato intensità e voglia di provare le giocate che hanno testato strenuamente in questi 10 giorni di ritiro. La mentalità è quella giusta e qualche piccola imprecisione è più che giustificabile.
Analisi e commenti più esaurienti si rimandano a banchi di prova più attendibili.