Con la presente, la IAFA - italian association of football agents - comunica a tutti i mezzi di informazione che il giorno 09/05/2015, è stato notificato alla FIGC (in qualità di controparte), al CONI e alla A.I.C. (in qualità di “cointeressati”), e inviato per conoscenza al D.A.R.A.S - Dipartimento affari regionali autonomie e sport della P.C.M. - l’atto di impugnativa al TAR LAZIO del “Nuovo Regolamento Figc per i servizi di Procuratore sportivo”, avente ad oggetto la richiesta di immediata sospensiva cautelare di detto Regolamento e la riserva ad una azione risarcitoria da parte dei ricorrenti, postane l’illegittimità e gli effetti altamente lesivi dei diritti quesiti della categoria dei già agenti di calciatori professionisti.
Il collegio difensivo è stato nominato tra gli avvocati facenti parte degli studi legali Conte e Bosco, nelle persone degli avvocati costituiti Antonio Conte (foro di Roma), Giuseppe Bosco (foro di Napoli), Gabriele Zuccheretti (foro di Roma), Marco Giustiniani (foro di Roma) che si sono avvalsi anche della collaborazione e la consulenza di molti altri professionisti appartenenti ai fori di varie regioni d’Italia.
La IAFA comunica altresi’ che all’impugnativa in oggetto, in cooperazione con altri stakeholders, seguiranno ulteriori azioni giudiziali e stragiudiziali, in sede nazionale ed internazionale, a tutela e salvaguardia della categoria professionale degli agenti di calciatori, che nessuna Federazione o Confederazione sportiva, ha la potestà e il diritto di “cancellare giuridicamente”; nello specifico :
1) Esposto formale alla Commissione Europea “ad adiuvandum” di quello presentato dai colleghi della associazione inglese (AFA) nel mese di Agosto 2014.
2) Formalizzazione del già raggiunto accordo di cooperazione con la E.A.J.F. (scuola francese di formazione professionale per agenti) per costituire una “Associazione europea” che avrà come primo obiettivo operativo, l’impugnativa dinanzi al Tribunale U.E. di I grado, del provvedimento Fifa.
3) Atto di significazione ai preposti enti governativi, con richiesta di discutere quanto prima il “DDL S 1737” (attualmente già assegnato alla Commissione Parlamentare di competenza), volto a istituire sul modello francese, una disciplina di riferimento sugli “Agenti Sportivi”, che ricordiamo debbano essere inquadrati dall’ordinamento nazionale su disposto delle Corti europee, come “liberi prestatori di servizi LEGITTIMAMENTE qualificati”, operanti nello spazio economico europeo, e per i quali la Commissione Europea aveva auspicato e consigliato agli Stati membri una implementazione della regolamentazione e di conseguenza una professionalizzazione (“Study on sport agents of European Commission – 2009”).
4) Elaborazione di un parere “pro veritate” da parte di un collegio di affermati professionisti esperti di diritto penale e di diritto del lavoro (da inoltrare per conoscenza agli uffici legali degli organi di pubblica sicurezza), a sostegno della nostra tesi che reputa i “neo procuratori” (cioè intermediari) non qualificati, violare il divieto di intermediazione di manodopera a favore di lavoratori subordinati (quali sono i calciatori in forza di un contratto professionistico), sancito con rilievi penali, dal Dlgs 276/2003 , un divieto dal quale hanno sino ad oggi invece implicitamente goduto di “esenzione speciale”, le categorie degli agenti e degli avvocati (equiparati dal previgente regolamento), in virtù del proprio titolo qualificativo ed abilitativo , per gli agenti ILLEGITTIMAMENTE CADUCATO “ex abrupto”, a partire dal 1 Aprile 2015.
5) Esposto formale alla AGCM
6) Esposto formale alla UEFA con richiesta di una nuova regolamentazione sul territorio U.E. , cosi’ come da delega di autonomia normativa, disposta dalla Commissione Europea nell’accordo di cooperazione siglato a Bruxelles in data 14/10/2014.