A Radio Crc è intervenuto l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito “E’ vergognoso come il De Santis possa rilasciare dichiarazioni per forviare l’opinione pubblica raccontando una tesi non solo infondata, ma anche insostenibile. Chiederei al De Santis che cosa ci faceva armato con una pistola detenuta illegalmente a lanciare fumogeni che non erano per terra. Ha rischiato di incendiare un pullman composto da donne e bambini non con l’intenzione di esercitare il diritto del tifoso. Purtroppo le parole del De Santis hanno un’eco importante, più del dolore della famiglia Esposito. Antonella Leardi oltre ad essere delusa e addolorata, si è chiusa nel silenzio. Spero che la mamma di Ciro possa portare avanti ancora tutte quelle iniziative di legalità, contro la violenza, ma dopo questa ennesima delusione e l’offesa alla memoria del figlio, credo che non ce la faccia più a andare avanti. Abbiamo deciso di chiamare in campo un ministro della giustizia per chiedere come sia possibile mandare foto o parlare attraverso Panorama senza rispettare i tempi e le modalità di diritto. Il Ministro ce lo deve spiegare perché la violazione delle norme c’è tutta. Un soggetto in stato detentivo non può rilasciare dichiarazioni, non è ipotizzabile, è illegittimo. Solo il magistrato può autorizzare una dichiarazione del genere, ma non penso sia andata così. Dobbiamo renderci conto che queste entrate a gamba tesa possono essere pericolose anche per il prosieguo del campionato perché la gente si aspetta una verità processuale. Lo stesso Panorama avrebbe dovuto dedicare la stessa attenzione e quindi le stesse pagine alla famiglie della vittima ed invece tutto ciò non è stato fatto. C’è una disparità di trattamento e un’intervista illegale. De Santis è un criminale che ha ammesso di aver sparato con una pistola detenuta illegalmente e per il De Santis parla la fedina penale. Le Istituzioni italiane non hanno mai mostrato rispetto alla tragedia di Ciro Esposito. Le prossime azioni? Abbiamo denunciato già le prime iniziative mediatiche del De Santis quando fece circolare delle foto ed oggi chiediamo, salvo che non ci sia l’autorizzazione del magistrato, l’intervento del ministro della giustizia”.