La S.S. Napoli Basket, presso la sede di Viale Gramsci, ha tenuto la conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto Kevin Pangos. L'incontro stampa è stato "powered by" 1 Attimo in Forma, Nutritional Official Partner del Napoli Basket. All'incontro con i media ha presenziato il responsabile dell'Area Tecnica Sportiva della S.S. Napoli Basket Pedro Llompart.
L'amministratore delegato Alessandro Dalla Salda ha introdotto la conferenza:
“Oggi non è solo il giorno dell’ingaggio di un grande giocatore come Kevin Pangos, ma è Kevin che decide di venire a Napoli e penso che questo sia significativo per ciò che stiamo proponendo per mantenere la società ai massimi livelli”
Pedro Llompart, responsabile dell'Area Tecnica Sportiva della S.S. Napoli Basket, ha spiegato i motivi dietro la firma di Kevin Pangos:
“Kevin Pangos lo conosciamo tutti, per noi è una grande notizia averlo in squadra e penso che per Napoli e per i tifosi avere uno come lui significa che la società sta facendo passi in avanti. Kevin sarà la nostra guida, il nostro leader, sarà l’estensione di Milicic in campo: può dare molto e può aiutare a crescere la squadra e la società. Dopo una settimana già si vedono le prime cose, è un valore aggiunto e siamo molto felici di avere Kevin qui con noi.
Com’è andata la trattativa? Sicuramente è stata difficile, ma è stato un lavoro di squadra perchè solo così porti uno come Pangos a Napoli. Io ho fatto il possibile, ma è stato un lavoro di squadra. Ho chiamato l’AD Dalla Salda per un parere, mi ha dato l’ok per iniziare la trattativa che avrebbe potuto portarci anche a perdere tempo altrove. Poi coach Milicic ha avuto un grande ruolo, ha esposto il piano tecnico-tattico a Pangos per fargli vedere cosa avrebbe fatto sul campo, e certe cose aiutano a convincere i giocatori a sceglierti. La chiave è l’allenatore. Poi in un momento di massima difficoltà il nostro vice-presidente ha sbloccato una questione che poteva essere molto difficile. È stata una trattativa bella, che ti fa migliorare, e oggi siamo contenti di avere Pangos qui"
Kevin Pangos, playmaker del Napoli Basket, si è presentato in conferenza stampa:
“È bellissimo essere qui, far parte di Napoli: la città è fantastica, non vedo l’ora di mettermi all’opera e dimostrare ciò che so fare. Sono grato di essere arrivato qui, già ci stiamo allenando e non vediamo l’ora di mostrare ciò che sappiamo fare. Ho già visitato Procida, sono felice che la mia famiglia si stia trovando bene.
Ho pensato che Napoli potesse essere la migliore situazione possibile, era l’opportunità che cercavo: ho parlato con il coach e con la società, era la soluzione che volevo avere e per questo sono qui. Vincere titoli è sempre l’obiettivo.
Perchè ho scelto Napoli? Sicuramente gli ultimi due anni sono stati difficili per me, ma io sono qui perchè ho reputato Napoli come la migliore occasione possibile per giocare e mostrare le mie doti. Gioco a livello professionistico da nove anni e so di poter competere ad alti livelli e continuare a migliorare: ho sempre cercato di fare il meglio possibile.
Senso di rivincita dopo Milano? Mentirei nel dire che non c’è voglia di rivalsa, ma non è una priorità: lo è il divertirsi, il puntare in alto. Altrimenti potrebbe avere effetti negativi.
Come mi sento ed il feeling con coach e compagni di squadra? Fisicamente mi sento bene, dopo gli infortuni subiti ho continuato con gli esercizi di recupero per sentirmi al meglio. I nuovi compagni lavorano sodo, il coach ha un piano ed una idea ben definita: la squadra ha voglia di imparare e migliorare.
Il precedente canadese con Tyler Ennis? Lo conosco da tanto tempo, è la prima cosa che ho fatto, chiedergli informazioni sulla società e sulla città. Ci stiamo ancora messaggiando, mi ha aiutato molto. Mi ha detto solo cose belle, gli sono grato per le informazioni che mi ha dato.
Tanti ragazzi si adattano meglio allo stile NBA o allo stile europeo, in America hai molti più spazi per giocare uno contro uno, mentre in Europa è tutto molto più fisico e ci sono molti meno spazi a cui magari i giocatori NBA non sono abituati.
Lo stile di gioco di Milicic? Tatticamente potrebbero essere definite strano, ma in realtà sono cool. Ha la sua filosofia, di cui si fida molto, ed io sto ancora imparando ad entrare nelle sue idee, ma mi ci trovo bene.
Cosa mi è mancato in questi anni e cosa spero di ritrovare? Ho provato di tutto per rientrare e recuperare, come ho detto è un processo work in progress ma cerco sempre di lavorare per migliorare anche la routine. Non ho pensato mai di mollare.
In questo spogliatoio mi sento ‘vecchio’ per via dell’età, ci sono tanti giovani che non hanno la mia stessa esperienza ed io posso essere un esempio per loro, e la cosa mi stuzzica. Leader designato? Sul discorso della leadership non credo cambi tantissimo dalle vecchie esperienze europee, il mio modo di approcciarmi non cambia: seguirò sempre cosa vorrà il coach, se i miei compagni vorranno consigli sarò lieto di darglieli.
Io penso di essere un buon difensore, sicuramente a livello fisico non sarò enorme ma provo a metterci sempre tutto me stesso per trovare il vantaggio sul mio avversario. Non c’è mai stato un momento in cui abbia mai pensato di non saper difendere o di non avere i mezzi per farlo, o di non averlo voluto fare. Credo di essere veloce, vorrei prevedere le mosse avversarie.
Che obiettivi mi pongo? La scorsa stagione è sotto gli occhi di tutti, quindi l’obiettivo è di lottare ogni partita con l’obiettivo di vincerla: sicuramente portare in alto il nome della città, poi non sappiamo se potremmo vincerle tutte ma abbiamo la mentalità giusta”