Un fiume in piena il presidente del Napoli Basket Federico Grassi, che lo scorso venerdì ha partecipato al podcast Che fine ha fatto Dontae’ Jones?. 90 minuti circa a spaziare su ogni genere di questione legata alla squadra, che ha cambiato allenatore passando da Igor Milicic a Giorgio Valli, alla ricerca della prima vittoria in campionato.
“La scelta dopo Igor Milicic? Se l’avessimo esonerato 4-5 giornate sprima, le scelte sarebbero state diverse: Caja e Ramondino li avevamo contattati, il primo era sotto contratto con la Fortitudo e lì è tornato, per Ramondino ci abbiamo provato in tutte le maniere ma c’era una differenza economica notevole più per questa stagione che per la prossima, il prezzo sarebbe stato accettabile. Ramondino era molto preparato su cosa si poteva fare con la squadra. Perse queste due possibilità, l’AD Dalla Salda in piena autonomia ha deciso per Giorgio Valli che conosceva, ci ha detto che per lui è la figura giusta ed avendo deciso per una società strutturata in una certa maniera, abbiamo accettato quello che l’AD ci ha detto e quindi il coach è al lavoro per vedere cosa si può fare per salvare una stagione pessima”
“Milicic aveva una fiducia a tempo? La scadenza era la sosta, nei confronti suoi c’era una riconoscenza che la vittoria della Coppa Italia lo riteneva fondamentale. Se l’avessimo mandato via a giugno, ci avrebbero preso per pazzi. C’era una certa riconoscenza. Dopo Cremona abbiamo avuto qualche dubbio, ma poi sarebbero venute le partite contro Milano, Trapani, poi Venezia che abbiamo perso come abbiamo visto. Contro Treviso è stato uno spettacolo bruttissimo, abbiamo meritato di straperdere e abbiamo meritato i fischi dei tifosi. Giusto che si lamentino, noi diamo uno spettacolo che può essere gradito o no. Non trovo nulla di male nella critica dei tifosi, quando resta lecita”
“Cosa aspettarci nell’immediato? Valli ha visto giocatori motivati, vediamo il campo. Punterà molto sulla difesa, ciò che tutti ci auspichiamo: prendere 90 punti a partita non ti fa vincere le partite”
“Mancati rinnovi legati a motivi economici o a Milicic? Non è solo per fattori economici, dopo la Coppa Italia tutti i procuratori ci hanno chiesto il 30% in più per ogni giocatore. Noi avevamo puntato su Ennis e Sokolowski: Ennis ha preso il doppio da Venezia, Soko gli abbiamo offerto un biennale al rialzo ma ha preferito andare a Sassari dove ha un annuale più alto di quanto gli avevamo offerto. Zubcic avevamo offerto il rinnovo a novembre e lui ha rifiutato, ma da gennaio ha iniziato a calare. Gli addii di Owens, Pullen e Brown non sono stati legati solo ad un fattore economico. Non è mancata la nostra volontà, ma se avessimo voluto tenere due-tre giocatori avremmo dovuto avere un budget non da Napoli”
“Erick Green e Bentil presi a prescindere da Milicic? Il mercato è stato fatto da Llompart e da Igor, li hanno visti e noi ci abbiamo messo un extra-budget. Avevano un prezzo inferiore all’estate, noi abbiamo dato un ok per far sì di ridurre la squadra con meno giocatori e provare ad avere un gruppo più unito per giocarcela. Poi Green si è fatto male quindi il nostro piano è andato un attimo in difficoltà. Quando rientra Green potrebbe uscire qualcuno, ma non escludo anche altre entrate. Aspettiamo che il coach veda la squadra e decida se intervenire o meno”
“Margini economici per intervenire? Siamo fuori budget, Bentil e Green ci ha mandato fuori budget ma se c’è da fare uno sforzo lo facciamo come sempre fatto. Il budget non è basso, non è tra i più bassi: per i giocatori è di quasi 1,3mln netti, anche lo scorso anno era così. Noi facciamo un budget, lo copriamo noi soci e gli sponsor. Se poi non si arriva, i soci coprono e noi non ci siamo mai tirati indietro. E da quando ci siamo noi, non ci sono mai stati problemi economici. Però non sempre con i soldi ti arriva la stagione perfetta, abbiamo sbagliato cose e stiamo provando a rimediare per rimanere in A. Se andiamo in A2, non si molla e si riparte: è un progetto e noi ci teniamo a Napoli. Se qualcuno pensa che non siamo in grado di gestire la società, io posso andarmene domattina ma trovate uno che segue il progetto Napoli Basket: noi siamo qui perchè ci fa piacere, non ho paura di ciò che facciamo. La squadra l’ha sempre fatta l’allenatore col direttore sportivo, a cui diamo un budget: è fondamentale dirlo, altrimenti si sentono tante stupidaggini. Posso essere antipatico o meno, ma noi siamo tre soci che mettono la faccia e possiamo sbagliare. Se dovessimo scendere in A2, proveremo subito a risalire”
“Mancanza di title sponsor? Noi speravamo che dopo la Coppa Italia potessero avvicinarsi gruppi importanti, noi soci non abbiamo voluto mettere il nome delle nostre aziende in attesa di, purtroppo non è successo e ci accolleremo noi soci la quota dedicata al title. Le poche offerte che ci sono arrivate sono al ribasso, secondo me un title di Serie A vale 500-700mila euro. Se ci offrono 200-150-250, non ne vale la pena“
“L’AD Dalla Salda ha detto di aver chiesto troppo per le richieste per un title sponsor? Accostarsi ad una squadra che vince zero partite su otto è impossibile, forse sono state fatte valutazioni sbagliate dopo la Coppa Italia. Dovremo ricalibrare il tutto e vedere ciò che succede, qualcosa si muoverà sul campo e allora ci porterà qualche sponsor. Noi stiamo lavorando nell’annata peggiore da quando siamo tornati in Serie A, ma abbiamo fatto tanto nel sociale e dispiace non poterne parlare più di quanto accade in campo“
“In sette anni non si è mai fatto vivo nessuno per seguirci o accostarci in società, noi vogliamo il bene di Napoli e non siamo mecenati come Milano o Virtus Bologna oppure Trapani che ha un presidente che ha una signora squadra. Noi siamo piatti, più di questo non riusciamo a dare: possiamo lottare ogni anno, una volta va bene una volta no, vorremmo accattivare le persone e dopo la Coppa Italia non è successo”
“Campagna abbonamenti con il sogno di 1000 e la realtà sui 700: è stato sbagliato qualcosa? Non credo molto alla campagna abbonamenti, erano 250 a Casalnuovo al primo anno e 300-320 in Legadue: quando salimmo in Serie A, ne abbiamo avuti 350 e Napoli non è una città da abbonamenti, vive il basket se va bene e non pensavo di arrivare a 1000. Prezzi aumentati perchè rientra nella politica di chi gestisce la società, alzati con un criterio ma comunque tra i più bassi della Serie A. Trapani e Pistoia hanno fatto 3000 e 2500 abbonati circa, Napoli non è una piazza da abbonati. Sui prezzi non l’ho fatta io, chi li ha fatti pensava fossero quelli giusti. Io avrei premiato ancora di più gli abbonati, il prossimo anno in A o A2 sarà fatto un discorso diverso: è un prezzo alto ma basso rispetto a tutta Italia, il ticketing lo scorso anno ha portato in società 600mila euro, la curva della Fortitudo Bologna porta 2,5mln all’anno. Noi quest’anno più di 400mila euro di ticketing non lo facciamo, e 600mila euro erano il 10% del nostro budget”
“Nuovo palazzetto e progetto legato a prescindere dal campo? Il progetto va avanti, c’è l’iter per renderci promotori: fossimo stati 0-8 con il palazzetto nuovo, aveva senso giocarci? Dobbiamo essere bravi a portare i tifosi, ci sarebbero costi più alti ovviamente. E sarebbe triste avere 1500 persone e basta. Ma un palazzetto nuovo porterebbe linfa alla società, attrarrebbe investitori interessati al palazzetto. Se non si dovesse fare? Non sarebbe il Napoli Basket a costruire il palazzetto, ma andremmo avanti comunque. Rimango scettico, ma lavoriamo per far sì che si faccia al più presto: se mio fratello dice per il 2026 allora lo seguo, ma ha detto anche che si potrebbe mettere a posto il Mario Argento con una struttura da 5mila posti che potrebbe diventare la casa del basket a Napoli”
“Lo ribadisco, ci fosse una retrocessione andremmo comunque avanti”
“Gli stendardi delle Coppe Italia vinte e non esposti al PalaBarbuto? Ci ho pensato, volevo anche intitolare le curve e fare qualcosa di nuovo. Noi al 30 giugno finisce la concessione di gestione del palazzetto, vediamo se sarà prorogata. L’impianto di aria condizionata? Dovremmo parlare con il Comune per uno scorporo dalle spese di fitto, anche se quest’anno a maggio andrebbe fatto qualcosa per il caldo“
“Un bilancio del progetto triennale? A livello societario volevamo ristrutturare la società, per questo decidemmo di chiamare Dalla Salda: forse lo scorso anno siamo cresciuti troppo ed abbiamo fatto un passo in avanti eccessivo, quest’anno non siamo stati capaci di gestire gli errori fatti all’inizio. Potevamo fare una squadra diversa, non è quadrata come lo scorso anno. La gente si aspettava qualcosa in più, volevamo puntare ai playoff e portare tanti sponsor: al momento non ci siamo riusciti ed è un nostro errore. Vorremmo dare un altro spettacolo, per me è giusto che i tifosi possano protestare per uno spettacolo brutto come visto con Treviso”
“Un errore che ho fatto e che non rifarei? Ne ho fatti tanti in questi anni, forse l’esultanza contro la curva di Scafati. Ho chiesto scusa al presidente Longobardi, era dovuto all’indisponibilità di Roderick ed è stato uno sfogo sbagliato. Io per troppa passione sbaglio ma ammetto gli errori. Poi penso all’era Buscaglia, ebbi una reazione contro la curva ma ho chiesto scusa“
“Llompart e Milicic? Hanno lavorato in sintonia, Pedro era convinto che Igor potesse salvarci. Ma sullo 0-8 ci sono altre dinamiche, loro non hanno mai avuto problemi e hanno deciso assieme la squadra fatta”
“Ogni tanto leggo i tifosi, c’è chi è contento se andiamo male e che pensa che dobbiamo vergognarci: in sette anni abbiamo dato tanto a Napoli, posso camminare a testa alta e credo in ciò che faccio. Al primo posto c’è la passione, lo hanno visto tutti a partire da Torino e dalla Coppa Italia. Non mi piace quando la gente dice che siamo indegni e che non meritiamo nulla, noi facciamo le cose con passione e mi piacerebbe avere un faccia a faccia con chi fa attacchi gratuiti. Con Treviso la curva ci ha sostenuto per 38 minuti ed è stata fantastica, con il capitano De Nicolao era giusto metterci la faccia: gli ho detto che avevamo dato un brutto spettacolo, e io ho voluto che la squadra non andasse sotto la curva”
“De Nicolao va via? Non posso smentire, c’è un allenatore nuovo che valuterà su chi contare o no. Non posso garantirlo, ma Giovanni è una persona educata e io sulla parte tecnica non metto bocca. Se ci fosse stato Milicic però avrei detto altro, perchè De Nicolao ha mercato e sarebbe stato un vantaggio con la società”
“Saccoccia l’abbiamo fatto rientrare e vediamo come sta, forse per un mesetto potremmo averlo perso per stiramento. Non mi sembrava una cosa lieve”
“Green? Si sta riprendendo, ha fatto una risonanza e speriamo di recuperarlo presto. Ma ha avuto un bel risentimento al polpaccio”
“Alone di mistero sugli infortuni? Il comunicato su Green è uscito per volontà mia e di Dalla Salda, a me non è piaciuto un titolo fatto a Sassari per l’assenza di Pangos: si sapeva dal giorno prima. Però è anche un discorso di pretattica da parte dei coach, è chiaro, anche se per me sbagliata”
“Allenamenti a porte aperte? Va chiesto a coach Valli. Porta disaffezione? Con Milicic sono sempre stati fatti di mattina, per me era impossibile andarli a vedere. Forse cambieranno adesso, magari al pomeriggio può essere diverso. Però sono scelte su cui non mettiamo bocca, se il coach chiede certe cose non puoi imporgliene altre“
“Abbiamo provato degli azzardi sul mercato, forse solo ora Pangos è più vivo e con meno paura di farsi male: l’abbiamo visto bene a Trapani, si sentiva pesante nelle gambe. Se sta bene, può far girare la squadra in altro modo“
“Staff medico? Perfetto, non posso dire altro. Si è provato a cambiare, abbiamo fisioterapisti buoni ma col senno di poi si poteva tenere D’Alicandro senza nulla togliere a Marassi”
“Contratti di Milicic, Dalla Salda e Llompart in scadenza? Ad inizio anno abbiamo accettato il terzo anno di contratto per tutti e tre, volevamo dare continuità. Al momento il contratto scade a giugno 2026, poi in A2 si farebbero dei ragionamenti. Milicic aveva il contratto fino al 2026, si sta trattando su come chiudere anticipatamente. Il vice di Milicic Zapalowski è andato via: al momento si sta discutendo su un altro assistente”
“Non siamo stati folli nel mandare via i giocatori dello scorso anno, potevamo tenerli ma non avevamo i soldi per farlo”
“Jaworski aveva un buyout, ce l’hanno pagato ed abbiamo preferito mandarlo via. Coach Pancotto? Ne abbiamo parlato anche ora, ha rifiutato Pesaro anche perchè ha avuto un problema all’anca. Se abbiamo vinto la Coppa Italia, l’abbiamo fatto anche grazie a lui che ci ha salvato la stagione precedente. Chi ci ha salvato due anni fa, a loro dedichiamo un pezzo di Coppa Italia”
“Dragan Bender? Se ne è parlato, ma era una scommessa molto grossa e si è preferito non farla: non è ancora pronto, la speranza era di avere una mano da lui ma non è andata così“
“Jordan Hall? Via per questioni accadute non solo in campo ma anche fuori“
“Lo scorso anno eravamo stati lodati, quest’anno in tanti vorrebbero le nostre teste. Poi è ovvio che i risultati contano, certo. Quando dicono ‘presidente vattene’, giusto dirlo se lo pensi. Ma non mi piace se si passa ad altro”
“Saccoccia è un ragazzo caparbio, sta facendo di tutto per stare vicino alla prima squadra”
“Dopo la sconfitta con Venezia sono andato via subito, sono andato a casa e ho fatto 7-8km a piedi per provare a smaltire la rabbia di una sconfitta che non riesco ancora a smaltire. Non riuscito a connettere, non era possibile. Poi ricordo tutto, ho quei due minuti in mente. Ma sono scappate meno imprecazioni rispetto al match contro Cremona. Forse con Venezia c’era paura, in campo c’era chi non doveva giocare troppo: Bentil doveva farne 20-25, è stato in campo più di 30. Milicic era incredulo, si sarebbe fatto fallo al secondo rimbalzo concesso. Poi quando ho sentito fallo e canestro, era scritto che Dreznjak avrebbe sbagliato il tiro libero. Forse gli arbitri hanno fischiato perchè pentiti del fischio contro Copeland”
“Valli cosa mette di nuovo? Vuole lavorare sulla difesa, come tutti noi ci chiediamo con quasi 90 punti di media subiti a partita, non ti salvi così. Se difendessimo meglio, forse a Trapani abbiamo fatto bene con 13 punti subiti in un quarto e mezzo, è stata la prima volta in stagione”
“Valli ha un premio salvezza nel contratto, l’avrebbe avuto pure Ramondino, Caja, anche Pancotto lo aveva. Valli si gioca una chance per decidere il suo futuro, con noi soci in riunione si è detto convinto di poter fare il suo lavoro. È una scelta autonoma dell’AD Dalla Salda, lo scorso anno ha preso lui Llompart e Milicic quindi gli diamo fiducia”
“Budget mercato per coprire le distanze con Ramondino? No, gli abbiamo fatto una offerta giusta ma lui per quest’anno voleva qualcosa in più. Per la prossima stagione invece avrebbe avuto lo stesso importo per quest’anno. Ci abbiamo provato, ma lui preferisce aspettare e non so se possa andare altrove. Persona eccezionale, si è chiacchierato bene ma non ci siamo trovati sul punto economico. Lui era preparatissimo, avevamo chiuso su un giocatore ed un suo assistente: avevamo trovato una quadra, poi siamo inciampati sull’ultimo gradino”
“Un allenatore straniero? Poteva essere una alternativa, abbiamo puntato su un italiano che già conoscesse la categoria per non perdere tempo. Io credo che sia importante giocarcela e lottare, con Venezia l’abbiamo persa noi, con Treviso abbiamo meritato di perdere, con Trieste abbiamo fatto fare il fenomeno a Brown lasciandolo da solo negli angoli. Con Cremona non devi mai perdere, spero non ci costi qualcosa. Ora per salvarci serve vincere a Treviso, a Cremona, con Pistoia in casa, questo inizio di campionato è un peccato. Pensavo di ritrovarmi con quattro vittorie”
“Pianigiani era una fake news? A metà”
“Non c’è disfattismo, non vogliamo sentir parlare di retrocessione ma lotteremo. Poi succede o non succede si va avanti. Spero solo ci sia meno cattiveria, i soci vanno anche oltre l’ostacolo ed è ingiusto che si parli male e sentirsi dire che vogliamo retrocedere”
“Un segnale dalla società? Era giusto parlare, la gente deve sapere che non siamo una meteora ma lavoriamo per far sì che Napoli sia una città importante nel mondo del basket. Secondo me con il palazzetto alcuni investitori potrebbero avvicinarsi, ma con noi da soli si può soffrire con un anno buono ed un anno non buono“
“Un ringraziamento a Igor Milicic? Lui lo ha fatto sui social con belle parole dopo due giorni, vediamo se possiamo farlo. Per ora Treier non giocava e poi lo ha battuto (ride, ndr). Mi divertivo di più in B e A2, avevo un rapporto anche con i giocatori. Le parole di Milicic le ho lette, era una persona attaccata alla città di Napoli ma paga le conseguenze dei risultati: non puoi cambiare dieci giocatori, lo sappiamo. Abbiamo ancora sei tesseramenti e due visti per extracomunitari, ma decide Valli su chi puntare e su chi interessarsi. Noi soci non entriamo nel merito, c’è un budget e quest’anno siamo già usciti abbondantemente dal limite“
“Spero di aver dato un segnale, la società è presente e ha bisogno dei tifosi per fare un miracolo. Ma siamo in una città dove i miracoli accadono. Pensavo che due anni fa avessimo toccato il fondo, invece siamo scesi ancora di più. Se portassimo tre vittorie entro il girone di ritorno, ci giocheremmo il tutto per tutto per rimanere in Serie A, che è importante davvero per chiunque”