Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, si parte, destinazione «ignota», perché ognuno può regalarsi ciò che vuole: il rientro a Napoli, semmai un giro a casa, in Patria, il mare o l’ozio più assoluto. Il ritiro è cominciato il 10 luglio a Dimaro-Folgarida e si è chiuso il 30, dal 2 il Napoli è andato in tournée in Europa, tra l’Irlanda, la Svizzera e adesso la Germania: stasera finisce, dopo il triplice fischio arbitrale, la seconda fase e quindi ci saranno due giorni di vacanza. Ci si ritroverà a Castel Volturno, nel pomeriggio del 14 di agosto, per scoprire il nuovo Centro Sportivo e goderselo praticamente ultimato. E’ il debutto di Carlo Ancelotti nella sua nuova «casa»: non l’ha vista perché non si poteva, c’erano lavori in corso che sono cominciati da maggio ed hanno rispettato le tappe. Dicono che i campi siano già perfetti, un manto erboso che sembra un campo di biliardo, sul quale prepararsi per la Lazio, per quel che verrà immediatamente.
Che felicità. Ci saranno tutti, ma proprio tutti, e ci sarà qualcuno che potrà sorridere, finalmente, dopo averne sopportate tante da se stesso e dal destino: Amin Younes, che a fine giugno ci ha rimesso il tendine d’Achille della gamba sinistra, avverte il sacro fuoco di chi vuol riprendersi il calcio perduto. Il professor Mariani prima e il dottor De Nicola dopo hanno aperto ad una speranza: mettersi a disposizione di Ancelotti entro la fine di settembre. E’ un battito di ciglia, a pensarci bene, e comunque Younes ritroverà una Castel Volturno cambiata rispetto a quella che ha conosciuto, toccata e poi fuga, nel gennaio scorso: ma questo è ormai il passato e bisogna liberarsi anche dei ricordi, mica soltanto della stampella.