Cassano stronca il Napoli: "Scudetto? Con Ronaldo alla Juve discorso chiuso fino al 2022! Dietro c'è solo l'Inter! Su Mertens e Higuain..."

Tra corsa, tennis e pesi in palestra, Antonio Cassano si tiene in forma aspettando l’offerta giusta e non si sente un ex. «Il mio agente (Alessandro Moggi, ndr) mi ha trovato tante squadre e lo ringrazio, però gli ho messo tantissimi paletti per non allontanarmi dalla famiglia». Parma è il sogno («Magari» sospira), intanto FantAntonio guarda il calcio in tv e la passione emerge anche dal trasporto con cui giudica i bomber del prossimo torneo. Ecco la sua intervista alla Gazzetta dello Sport: 

Cassano, allora con Ronaldo la Juve ha lo scudetto già in tasca?

«Discorso chiuso, almeno fino al 2022».

Quanti gol segnerà CR7?

«Quaranta».

Il mercato è ancora aperto. Chi vede alle spalle dei bianconeri?

«Solo l’Inter».

Ronaldo ha 33 anni ed è costato 100 milioni. Chi ha fatto l’affare, la Juve o il Real?

«La Juve. Perché se prendi il secondo miglior giocatore al mondo...».

Il secondo?

«Il più forte rimane Messi. Però CR7 alla Juve è un grandissimo colpo e lui ripagherà i bianconeri di tutto, sia in termini sportivi sia economici. I gol li farà, i risultati arriveranno e poi vogliamo calcolare gli introiti da magliette e altro merchandising legato a Ronaldo? Non è stato un affare ma un grandissimo affare».

Lei ha giocato nel Real. E’ sorpreso dal via libera che ha avuto la Juve per Ronaldo?

«No, perché conosco l’ambiente. Anche per Florentino Perez conta solo il Real. Quando è arrivato il momento hanno scaricato anche Ronaldo il Fenomeno e Beckham, non mi meraviglia che con Cristiano sia andata così».

Lei aveva paragonato i giocatori della Juve a dei «soldatini». Ronaldo lo vede bene in bianconero?

«E’ fatto per la Juve. Un marziano dal punto di vista fisico, ama il lavoro e non sgarra mai».

CR7 e Allegri andranno d’accordo?

«Sì. Max è straordinario nella gestione dei campioni».

Ma basterà Ronaldo per la Champions League?

«La Juve non è la favorita. Per me vincerà il Barcellona».

In A è arrivato Ronaldo, mentre Higuain e Icardi sono rimasti in Italia. I re del gol li abbiamo noi.

«In Spagna però c’è Messi».

Che al Mondiale ha deluso.

«Torneo brutto. Messi ha 31 anni e non ha avuto una squadra fortissima intorno a sé: le partite non si vincono da soli».

Torniamo in Italia. Il podio della classifica marcatori del prossimo campionato.

«Ronaldo, Higuain e Dzeko».

E Icardi?

«Quarto».

Cosa pensa di Higuain al Milan?

«La Juve ha fatto una scelta e va rispettata. Secondo me Gonzalo poteva giocare con Ronaldo perché lui è la copia di Benzema. Giusto sacrificare Caldara nell’operazione? Bonucci conosce l’ambiente, la Juve è casa sua, servirà per la Champions. Caldara deve dimostrare il suo valore a certi livelli. Piuttosto con Ronaldo non sarà facile trovare la collocazione giusta a Dybala».

Sul podio c’è Dzeko.

«Che non potrà giocare assieme a Schick. Patrik non è un attaccante esterno. Nel 4-3-3 di Di Francesco c’è posto per uno solo».

Icardi è fuori dal suo terzetto ideale. Perché?

«Segna tanto e per una punta questo è importante. Ma segna e basta. Qualitativamente gli preferisco Dzeko. Lautaro Martinez? Per Ausilio è un fenomeno ma non so se Spalletti insisterà nel farli giocare assieme».

E Mertens?

«Sarri gli ha cucito addosso un ruolo nuovo e ha segnato tanto. Ora vedremo cosa farà».

E lei invece?

«Spero di fare in tempo a giocare contro Ronaldo. Intanto ho mio figlio Christopher che imita le sue rovesciate... E pensare che il piccolo, Lionel, l’ho chiamato così in onore di Messi!».