Il centrocampista azzurro, Valon Behrami, ha rilasciato una lunghissima e intensa intervista ai colleghi de Il Mattino.
Partiamo da lontano: lei nacque in Kosovo, poi... «Dovemmo lasciare il Kosovo perchè scoppiò la guerra. Avevo quattro anni, furono dei momenti drammatici. Con papà, mamma e mia sorella dovemmo abbandonare tutto in fretta e furia e ci trasferimmo in Svizzera a Stabio, dove la mia famiglia si guadagnava da vivere giorno dopo giorno». Come diventa calciatore? «Andavo a scuola e il mio sport era l’atletica leggera, correvo i 1500 metri oppure i cinquemila. La mia era una famiglia di emigrati, quando avevo 14 anni dovevamo lasciare la Svizzera e ritornare in Kosovo. Proprio in quel periodo scelsi di giocare al calcio e mi salvai perchè in quel contesto conobbi una persona impegnata in politica che ci aiutò a restare li. Cominciai ad entrare nel mondo del calcio giocando in una selezione regionale, poi nel giro della Nazionale svizzera, ottenni la cittadinanza e non ci furono più problemi per la permanenza in Svizzera».