Maggio si, Maggio no. Sfogliando la margherita tattica del duttile Benitez, tecnico del Napoli per i prossimi due anni (ormai si aspetta solo il tweet di De Laurentiis), il dilemma nasce spontaneo. Il motivo è facile e sotto gli occhi di tutti. Il mister spagnolo utilizza un sistema di gioco che prevede due centrali e due terzini. Agli esterni è chiesto principalmente il compito di difendere e, all'occorrenza, di accelerare in fase d'attacco per garantire sovrapposizioni e cross. Christian Maggio, uno dei protagonisti assoluti del 3-5-2 di Mazzarri, fa della forza fisica e dell'esplosività in affondo le sue armi micidiali e non è sbagliato dire che è stato proprio lui il miglior interprete, il fuoriclasse tattico, della storia recente della squadra azzurra, almeno al pari di Hamsik, Zuniga e Cavani. Non è un caso che il mister toscano l'abbia schierato anche quando lui, laterale della Nazionale, non aveva nelle gambe i 90 minuti e riusciva a malapena a trovare il fondo o a sfornare traversoni apprezzabili (che spesso finivano sulle gambe degli avversari). Tracciando una sintesi di questi aspetti si può dire che Mazzarri punta sulla forza, Benitez sulla solidità difensiva e sulla spinta. E Maggio, se eccelle per qualità atletiche, sul versante tecnico, con tutto il rispetto, non è il massimo.
MAGGIO CON LIPPI E PRANDELLI - Sono 23 le presenze di Superbike con la maglia della Nazionale. Nel complesso non si può parlare di un bilancio negativo, ma la media delle performance offerte racconta di difficoltà evidenti in una linea a 4. In chiave difensiva ha alternato buone prestazioni ad altre deludenti specie nell'uno contro uno. Dove non ha certamente reso è in fase di spinta perchè nonostante la propulsione e la gamba, non è riuscito ad offrire lo spunto tecnico decisivo nell'assist o nella conclusione dell'azione. In Sudafrica, mondiale 2010, Lippi l'ha utilizzato una sola volta a partita in corso, contro la Slovacchia, mentre Prandelli pur concedendogli molte chance, gli ha sostanzialmente preferito Abate (come nella finale dell'Europeo contro la Spagna) e quando ha scelto il 'napoletano' non è un caso che il Ct abbia, in alcune circostanze, optato per la difesa a 3.
SERIETA' CHRISTIAN, I DUBBI SONO TATTICI - I pregi di Maggio non sono pochi: professionalità, educazione, forza fisica, intelligenza nelle diagonali, presenza nel gioco aereo e nei tagli offensivi. Il punto, però, è: senza la difesa a 3 e senza l'apporto di un giocatore dinamico e tecnico come Campagnaro, riuscirà a integrarsi in poco tempo in un contesto totalmente diverso? Anche a Napoli, quando Mazzarri ha optato per il cambio di modulo, non abbiamo visto il miglior Maggio che conosciamo con la copertura del Toro di Moron.
ESTERNI DI BENITEZ - Angloma-Reveillere, Carragher (poi spostato centrale, e non a caso) e Glen Johnson, Maicon e Zanetti, Ivanovic (poi schierato al centro) e Azpilicueta. Valencia, Liverpool, Inter e Chelsea. L'esterno di Benitez ha sempre un profilo ben preciso: notevole capacità difensiva, senso tattico, corsa a tutta fascia e tasso tecnico di spessore. Il compito di Mister Rafa, dovesse decidere di tenere Maggio, sarà quello di dargli indicazioni diverse rispetto alle direttive di Mazzarri. Christian dovrebbe restare bloccato sulla linea difensiva per garantire contenimento, diagonali e quel gioco aereo di cui è capace. In questo potrebbe tranquillamente riuscirci, i dubbi che restano riguardano la capacità di saltare l'uomo e di scodellare al centro con precisione. Chi potrebbe riuscirci in scioltezza è Zuniga, che già conosce quel ruolo dai tempi del Siena. Il contratto del colombiano, però, andrà in scadenza il prossimo anno e la cessione è da mettere in conto perchè Bigon-De Laurentiis non hanno la minima intenzione di incassare un Campagnaro-bis. A questo punto, considerando inoltre che anche Armero non è il classico terzino difensivo, bisognerà capire se Benitez vorrà rivoluzionare gli esterni o proverà a lavorare sugli uomini che attualmente sono in rosa.
QUELLE PAROLE DELL'AGENTE - Era il 13 maggio scorso quando Briaschi, procuratore di Maggio dichiarò: "Credo che Mazzarri rimarrà, ma la mia è solo una sensazione. Mi sembra che De Laurentiis abbia più volte espresso la sua ampia disponibilità a fare una squadra come il tecnico chiederà, per cui credo che le due strade non si divideranno. Da qui a luglio, però, le cose possono anche cambiare. Non c'è nessuna situazione di mercato per Maggio, che rimarrà a Napoli. Lui vuole vincere con questa squadra, che ha ottenuto dei risultati eccellenti, e la sua volontà è quella di migliorarsi sempre anche se non sarà facile". Come è noto, Mazzarri è dell'Inter, la sensazione dell'agente non era evidentemente quella giusta. Magari cambierà anche la posizione del suo assistito e non è detto che il suo mentore, ovvero il tecnico toscano, provi un assalto di mercato per avere Superbike ancora alle sue dipendenze.
a cura di luca cirillo
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