Montervino a CN24: "Se Zielinski fosse sicuro non giocherebbe nel Napoli, Bernat andava bloccato. Diawara una plusvalenza, Ventura mi preferiva Corneliusson!"

Francesco Montervino, ex capitano del Napoli, ha parlato ai microfoni di CalcioNapoli24 durante la trasmissione “i 4 Capitani”. Ecco le sue parole:

“Koulibaly? Che intervento il suo, come fosse un gol. Un contrasto perfetto. Con lui e Thiago Silva insieme si potrebbe giocare col 2-6-2. Zielinski e Fabian? Zielinski credo stia soffrendo, doveva essere il suo anno edd invece sta scoppiando Fabian e lui resta in panchina. Purtroppo ha grandi mezzi tecnici, ma soffre molto mentalmente. Io sono sicuro di una cosa: se Zielinski non avesse problema di carattere non sarebbe a Napoli, ma in una big. Ancelotti stesso ammise che voleva comprarlo e portarlo al Bayern. Allan? Andrebbe studiato, è perfetto. Peccato segni molto poco. Gol di Bernat? Certe volte devi solo alzare la mano ed ammettere che l’avversario è forte. Non si possono dare tutte le colpe a Maksimovic. Una cosa però bisogna dirla: certe volte, come all’andata, bisogna anche essere freddi e lucidi e fare fallo. Come Allan all’andata: bravissimo, ma poi doveva atterrare Di Maria che ha tirato al giro sul finale, segnando. E’ così che sì pesa la gente. Meret? Bisogna spezzare una lancia in favore dello staff medico azzurro: certe volte il procuratore od il medico amico accelera troppo.

Futuro di Insigne? Passando il turno il Napoli potrà resistere agli assalti estivi per lui. Quando si chiede a De Laurentiis se sia meglio lo scudetto od andare avanti in Champions, lui dice la seconda, dato che porta tantissimo soldi, fondamentali per far restare i campioni a Napoli. L’arrivo dei Sudamericani quando giocavo a Napoli? Con alcuni ho litigato, per noi era fondamentale rispettare le regole. Però l’intelligenza di tutti fu fermarsi su un filo per stare tutti insieme. Alla fine abbiamo trovato equilibrio e siamo andati subito in Europa League, ma è stato molto difficile. Diawara? Difficile trovare il suo compagno di squadra e con Ancelotti sta giocando di meno perché gioca con due mediani, a differenza di Sarri che usava tre centrocampisti. Sarà un’altra plusvalenza azzurra, ma sicuramente non lo metterei in vendita. Magari lo mettere in prestito ma all’estero. Rog? Il suo concorrente è Allan, un mostro, come fa a giocare titolare? Difficile. Se sono mai stato messo fuori da un tecnico? Con Ventura ero sempre in panchina, giocavano altri. Poi è cambiato il tecnico ed ho giocato sempre, e loro sono spariti. Nel primo anno di Serie A il Napoli acquista Gargano, Balsi ed Hamsik, ovvio che io faccia la panchina. Ma quando al tuo posto giocano Leandro e Corneliusson la cosa diventa imbarazzante. Verdi? Sta soffrendo il cambiamento, era stato preso per essere esterno, ma largo nel 4-4-2 soffre tanto. Deve impegnarsi per ritagliarsi degli spazi e diventare una riserva di lusso. Il pareggio col Genoa che fece andare entrambe in Serie A? Sembrava la festa di uno scudetto, non ho mai vinto uno scudetto, ma quel pomeriggio vedi ultras piangere come bambini, ho i brividi se ci ripenso. Ricordo che quel giorno entrammo in campo certi che saremmo andati in Serie A. Piatek? Fa la panchina di Milik in Nazionale, perché dovrebbe fare il titolare al Napoli. Fossi in lui lo venderei subito a gennaio, per 40 milioni lo vendo subito. Chi comprerebbe un calciatore del Genoa per quei soldi?”.